Sindaco Rossi, dopo la vicenda Versalis si esprima con chiarezza sul 5g
Vox Italia Brindisi attende trasparenza da parte dell’Amministrazione ed una posizione netta e contraria del primo cittadino, dopo l’ennesima richiesta di accesso agli atti.
La vicenda Versalis, i dubbi sulle emissioni di sostanze inquinanti e la conseguente azione del Sindaco che con due ordinanze ha disposto il fermo della produzione del petrolchimico fino alla data della convocazione di un tavolo tecnico, ha messo in evidenza quali siano i poteri in capo al primo cittadino in materia di salute pubblica.
Difatti, al di là di quelli che saranno i riscontri futuri dopo un confronto incrociato dei dati riguardanti le effettive emissioni, è doveroso sottolineare che Rossi ha agito nella veste di autorità sanitaria locale che gli viene conferita dalla legge n. 833/1987, dal d.lgs. n. 112/1998 e dal d.lgs. n. 267/2000 (testo unico degli enti locali), con la possibilità di emanare ordinanze a salvaguardia della salute della comunità e nell’intento di prevenire ulteriori conseguenze negative.
A tal proposito la dott.ssa Loredana Siccardi, presidente del circolo Vox Italia Brindisi, si chiede come mai la stessa preoccupazione da parte del Sindaco non riguarda ancora in maniera esplicita questioni come il 5g?
Vox Italia Brindisi è l’unica forza politica che da qualche tempo è impegnata a saperne di più sulla situazione degli impianti di telefonia esistenti sul territorio ed ha già inviato al Comune due richieste di accesso agli atti per conoscerne i dettagli. In particolare si vuole portare a conoscenza alla cittadinanza se siano già stati predisposti impianti ed infrastrutture già operanti o pronti ad accogliere ripetitori 5g e se siano già state presentate presso il SUAP segnalazioni certificate di inizio attività (SCIA) da parte delle compagnie telefoniche coinvolte, in quanto queste reti di trasmissione dati non sono soltanto impianti ed infrastrutture che riguardano l’assetto urbanistico, ma costituiscono anche vere e proprie attività produttive.
Dalle risposte ricevute finora risulterebbe un diniego esplicito dell’Amministrazione alla diffusione della rete per quanto concerne la banda dei 700 mhz, ma questa riguarda la diffusione delle trasmissioni televisive e non la telefonia mobile. Quest’ultima al contrario viaggerebbe su un’altra sezione di frequenze che è quella dei 3800 mhz, fascia intermedia cosiddetta pioneer sulla quale è stata già avviata la sperimentazione nelle maggiori città italiane e che dopo il 2022 potrebbe essere abbandonata in favore di frequenze ancora più potenti fino a raggiungere i 2 ghz.
Sulla base di evidenze scientifiche sviluppate sia in laboratorio sia vicino ad impianti già operanti altrove, molti scienziati hanno sviluppato forti dubbi circa l’impatto negativo che questi campi elettromagnetici potrebbero avere sull’ecosistema e sulla popolazione, nella possibilità quest’ultima di sviluppare neoplasie anche rare ed altre forme di patologie.
Per questi motivi già più di 400 comuni italiani, di cui circa quaranta nel solo Salento, si sono già espressi contro la diffusione sul proprio territorio degli impianti 5g, facendo appello al principio giuridico di precauzione, finché non si avranno dati certi sull’effettivo impatto di queste onde sull’ambiente e sulla salute umana.
Pertanto, Vox Italia Brindisi invita il Sindaco Rossi, da sempre attento alle questioni ambientali, alla coerenza con la sua linea ecologista e chiede che vengano adottati provvedimenti a tutela della salute anche sulla questione riguardante la sperimentazione della tecnologia di quinta generazione, esprimendosi nettamente ed una volta per tutte contro la diffusione sul territorio della rete 5g, anche a costo di ulteriori divisioni nella maggioranza.