Ecco la nota dell’avvocato Carmela Lo Martire (BP):
L’attacco politico e personale rivolto nei miei confronti, per il sol fatto di aver reso note le proiezioni su quanto pagheranno in più le famiglie brindisine, supera la cialtroneria e la dice lunga sul concetto di confronto democratico che è nel DNA di questa maggioranza.
Ma se l’obiettivo era quello di intimidirmi, si sono sbagliati abbondantemente. La questione-TARI sta assumendo contorni inquietanti, a tal punto che potrebbe rendersi necessario il ricorso a ben altre forme di approfondimento.
E’ bastato un semplice accesso agli atti per avere conferma che la determinazione delle tariffe per il 2019 è stata fatta su dati a dir poco discutibili e privi di alcuna certezza. A beneficio di chi legge, infatti, ricordo che il bilancio della TARI deve necessariamente finire alla pari senza coinvolgere le casse comunali. In sostanza, i cittadini devono pagare l’intero ammontare di quanto si spende.
Ebbene, il reale piano dei costi di esercizio fornito da Ecotecnica (l’azienda che effettua il servizio in città) ammonta a 24.019.637,00 euro e, visto che ormai si nega l’innegabile, pubblico anche i dati a me forniti stamattina dal Comune.
Incredibilmente, però, nelle “carte” che il sindaco Rossi vorrebbe far approvare ai consiglieri comunali tale cifra si riduce a 21.304.991,00; sono “spariti” cioè dalla tabella dei costi ben due milioni e settecentomila euro!
A pagina 11 della delibera riguardante l’approvazione del Piano finanziario 2019 per la TARI 2019 (pure allegata), si fa genericamente riferimento ad “alcune modifiche” che sarebbero state apportate rispetto ai dati di Ecotecnica. In sostanza, il piano presentato dall’azienda è stato tenuto presente solo per il primo semestre in quanto si è in procinto di varare la “gara ponte” e alcuni costi non sarebbero stati previsti in sede di nuovo affidamento. Il Sindaco Rossi, però, per onestà avrebbe dovuto aggiungere che non c’è alcuna certezza circa i tempi di definizione e di aggiudicazione della gara-ponte e quindi non si capisce su quali basi si riduce il costo del servizio. A ciò si aggiunga la previsione di riapertura della discarica comunale di Autigno nell’ultimo trimestre, con il conseguente abbattimento dei costi di conferimento. Anche in questo caso, nessuna certezza, nessun dato. Esattamente ciò che per legge è necessario considerare nel momento in cui si predispone un piano finanziario.
Infine, una considerazione sulle ventilate (ma, in verità non previste nel regolamento) esenzioni che sarebbero state “pensate” per le famiglie numerose. A chi saranno addebitate le somme che in teoria si vorrebbero scorporare dalla somma che ogni famiglia dovrà versare?
Il sindaco Rossi cominci a convincersi che governare la città è cosa ben diversa dagli annunci eclatanti e pubblicitari a cui ci aveva abituato nei suoi lunghi anni di opposizione consiliare.
Avv. Carmela Lo Martire (Brindisi Popolare)