Ecco la nota dei Cobas, a firma di Roberto Aprile:
Nell’udienza del 16/10/17 la Corte di Cassazione V Sezione Penale, ha
confermato definitivamente la sentenza di condanna emessa dal Tribunale
Monocratico Brindisi il 30/09/14 e confermata dalla Corte Appello Lecce
il 26/10/16.
Il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, così come aveva
già fatto il Procuratore Generale presso la Corte di Appello, aveva
concluso per l’accoglimento dei motivi di impugnazione e
l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna.
Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione non sono
ancora
state depositate.
Il rispetto della legge viene chiesta solo alla povera gente mentre per
i potenti si trovano tutti i cavilli per non condannarli.
Le proteste delle popolazioni a qualsiasi tipo di imposizione,sia esso
occupazionale ,ambientale,di altri motivi , trovano sempre pronto lo
Stato a. Usare la mano dura.
Viviamo in una situazione in cui ormai la paura di subire conseguenze
supera di gran lunga la richiesta del rispetto dei diritti
costituzionali , che vengono sempre più pesantemente calpestati.
Lo stato di diritto ha lasciato il posto ad uno stato di polizia che
colpisce sempre e solo i più deboli.
Ma per il Governo,quello sì incostituzionale ,le cose vanno bene.
L’occupazione aumenta ,l’ambiente migliora ,la sanita’ è ottima ,la
qualita’ della vita superlativa.
Riescono anche a dire che l’aspettativa di vita continua ad aumentare
per fregare sulle pensioni.
Non hanno nessun ritegno e quando non riescono ad imbrogliare con le
parole mandano i poliziotti .
Le condanne non serviranno a fermare i bisogni delle persone perché
continueranno a protestare……perché hanno fame.
per il cobas roberto aprile