Il 15 Maggio presso gli Uffici della Regione Puglia di Brindisi si è svolta l’assemblea del personale dipendente indetta dalla FP CGIL alla presenza di Patrizia Tomaselli per la segreteria Regionale FP Puglia e Patrizia Stella per la segreteria territoriale di Brindisi.
La discussione ha evidenziato diverse criticità organizzative e gestionali da ascrivere ad esclusive responsabilità dell’Amministrazione Regionale già oggetto di una vertenza unitaria aperta sin dal mese di Settembre 2016 a livello regionale e sfociata poi nella proclamazione dello stato di agitazione dei dipendenti.
Ad oggi i tanti impegni assunti dall’Amministrazione Regionale sono rimasti sulla carta e vani sono stati i tentativi delle OO.SS. di avviare un confronto costruttivo e proficuo nell’interesse generale dei servizi erogati, della cittadinanza e dei dipendenti.
L’assemblea ha stigmatizzato, in via prioritaria, lo stato di abbandono in cui versano le sedi periferiche in tutta evidenza trascurate dal nuovo progetto riorganizzativo denominato “MAIA” nonchè “ambidestro” che purtroppo si è fermato solo al primo step, ovvero all’assegnazione delle responsabilità dirigenziali trascurando del tutto la micro struttura organizzativa e in particolar modo le sedi periferiche.
Da ciò scaturiscono una serie di difficoltà operative e disagi che impediscono, di fatto, la soluzione di problematiche anche di facile soluzione a causa della mancanza di figure di responsabilità di riferimento.
A più riprese è stato denunciato tale stato di abbandono con le problematiche che ne scaturiscono ad iniziare da quelle del personale transitato dalla Provincia sia per la Sezione Vigilanza, sia per la cultura, turismo e formazione che a distanza di 9 mesi vivono situazioni lavorative assurde e paradossali.
Tanto con riferimento alle funzioni che alla sistemazione logistica e agli aspetti retributivi ( vedi salario accessorio, indennità , straordinario ecc.).
Situazione critica anche per il personale dell’ARIF che è l’agenzia regionale che si occupa di gestire, tra l’altro, gli impianti irrigui di proprietà regionale e che pur gestendo un servizio di fondamentale importanza per il nostro territorio è privo di organizzazione gerarchica e opera in condizioni precarie anche dal punto di vista retributivo.
In una situazione generale di per sé difficile, per via del blocco contrattuale settennale nel pubblico impiego, i dipendenti della Regione Puglia scontano ulteriori penalizzazioni organizzative, logistiche ed economiche.
La contrattazione decentrata e l’erogazione del salario accessorio, infatti, sono fermi al 2015 con prospettive di decurtazioni e recuperi inaccettabili per come prospettati.
Stessa cosa dicasi per il blocco delle progressioni per le categorie A,B,C che a quanto pare non rappresentano un obiettivo programmatico del Governo Regionale Pugliese e ancor più per la mancata conclusione del procedimento di stabilizzazione dei precari.
Tale situazione di immobilismo sta compromettendo l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa demotivando il personale che lamenta una lesione di diritti contrattuali e della dignità di lavoratori dipendenti.
I DIPENDENTI DELLA REGIONE PUGLIA DELLA SEDE DI BRINDISI CHIEDONO SOLO DI POTER LAVORARE E DI POTERLO FARE IN SEDI ADEGUATE E CON UNA ORGANIZZAZIONE ADEGUATA.
Pertanto la FP CGIL di Brindisi sollecita una urgente soluzione delle tante problematiche segnalate già oggetto della vertenza unitaria in atto avviando un serio confronto con le OO.SS.
In caso contrario saranno attivate tutte le azioni a tutela dei dipendenti ad iniziare dalla tutela della salute psico-fisica e della dignità professionale al fine di assicurare una presenza istituzionale efficace ed efficiente nell’interesse generale del territorio e della cittadinanza.