VALERIA CARROZZO, L’INGEGNERE BRINDISINA CHE “DISEGNA” LE RETI IN FIBRA OTTICA. INTERVISTA ALLA MANAGER IN FORZA AL DESIGN CENTER DI OPEN FIBER

(redazionale pubblicitario) – Ha uno spiccato accento brindisino la rete integralmente in fibra ottica che Open Fiber sta realizzando in tutta Italia. Ha infatti radici ben piantate a Brindisi l’ingegnere Valeria Carrozzo, manager in forza al Design Center di Open Fiber. con responsabilità su tutto il Centro e Sud Italia.

Ingegnere, riavvolgiamo il nastro della memoria: da dove nasce la passione per le telecomunicazioni?
Sin da bambina volevo fare l’ingegnere, sono sempre stata una bambina curiosa e con un grande inventiva. A scuola la mia materia preferita era la matematica ma essendo anche una persona estremamente pratica ho capito negli anni del liceo che fare l’ingegnere era per me una strada segnata. Sono figlia dell’avvento del cellulare, a diciotto anni mi hanno regalato il mio primo cellulare, mi incuriosiva quella scatola nera, anche se abbastanza ingombrante, che ti poteva collegare con chiunque ovunque fossi. Era il boom delle TLC.

Da Brindisi alla grande città: un percorso che fanno in molti, non tutti però riescono ad avere successo. Cosa serve per farcela?
Sicuramente grinta, ambizione e tanta voglia di farcela da soli. Dai 18 anni ti allontani dai tuoi cari, dalla tua città, dai tuoi amici d’infanzia e per resistere è necessario credere fortemente in quello che fai. La scelta di Roma è stata dettata un po’ dalle mie origini paterne, mia nonna era di Roma e un po’ dalla vicinanza a casa. Non sono poi tante ore di treno!!!
Da diversi anni ormai si sente parlare di fibra ottica: che cos’è, quali sono le sue caratteristiche e perché sembra essere così utile?
Si è vero da un po’ di anni si parla di Fibra ottica anche se in realtà è da poco tempo che gli italiani hanno davvero la possibilità di poterla sfruttare a pieno, scoprendone le molteplici funzionalità . Da questo punto di vista finalmente il garante delle TLC ha dato la possibilità di fare chiarezza, indicando con dei bollini il tipo di infrastruttura che gli operatori portano fino a casa degli utenti. Per essere sicuri di essere serviti dalla fibra ottica fino a casa è necessario accettarsi che il servizio offerto dall’operatore TLC abbia il bollino verde. La fibra ottica è un mezzo di telecomunicazioni in grado di far viaggiare le informazioni all’interno di esso ad una velocità fotonica, questa caratteristica implica la grande capacità di poter far fronte a qualunque richiesta dell’utente in termini di scambio di informazione dati oltre che offrire un servizio più stabile e produttivo in quanto meno soggetto ad interruzioni rispetto alla vecchia rete in rame . Oggi una rete in fibra ottica è indispensabile per l’avvio di una qualunque attività a distanza tipo telelavoro, telemedicina, IPTV, teleconferenza, videochiamata.
In cosa consiste il suo lavoro, che competenze richiede e quali soddisfazioni le regala?
Lavorare in OF mi offre la possibilità di far parte di un grande progetto, con una visione delle reti del futuro davvero avveniristica. Non capita tutti i giorni di poter realizzare da zero un’opera di infrastrutturazione del Paese massiva che traghetterà tutti noi in quella che dai più viene chiamata la Gigabit Society.
È comunque un lavoro duro, che ogni giorno ti mette di fronte diverse difficoltà più o meno grandi da superare. La prima fra tutte far comprendere agli utilizzatori della nostra rete, gli utenti per conto dei comuni, dell’importanza della nostra opera, capire quanto potrà essere utile per la cittadinanza, portarli a vedere il futuro come lo abbiamo visto noi entrando a lavorare per OF. Il mio compito in OF è quello di coordinare e controllare la progettazione della rete in tutte le città d’Italia del cluster A&B ma anche di controllarne poi in fase di costruzione come tale rete viene costruita aiutando i colleghi del territorio ad affrontare alcune difficoltà tecniche che si possono presentare. Questo compito lo svolgo quotidianamente aiutata dal mio team di collaboratori giovani e pieni di entusiasmo estremamente preparati che controllano l’ampliamento della rete con una maniacale devozione.
Quali sono le difficoltà di progettazione in una realtà come quella di Brindisi? E come si superano?
Brindisi in termini di difficoltà da dover affrontare per la progettazione della rete e poi per la realizzazione è una città abbastanza facile essendo pianeggiante, molto regolare nella distribuzione urbanistica degli edifici e con la presenza di alcuni cavidotti di altri operatori da poter utilizzare. Certo è che anche qui come in altre città d’Italia le difficoltà realizzative le abbiamo avute; in fin dei conti quando arriva OF in una realtà non eccessivamente grande come Brindisi la cittadinanza si accorge subito dei disagi, vedi la chiusura delle strade al traffico, il piano del rifacimento delle strade che rallenta per aspettare i tempi tecnici di ripristino definitivo e altri piccoli disguidi. È con grande orgoglio però che affermo che la mia città in termini di attivazioni di nuovi clienti sulla nuova rete in fibra è tra le prime d’Italia, sinonimo che, disagi a parte, i Brindisini, hanno capito le potenzialità della rete FTTH.

 

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