AGGIORNATO ALLE ORE 22.00 DEL 15 GIUGNO
Contrariamente a quanto riportato in un nostro articolo pubblicato il 14 giugno, si precisa che l’avvocato Monica Canepa e l’avvocato Emanuela Guarino sono entrambe cassazioniste e quindi possono rappresentare il Comune di Brindisi anche davanti alle Magistrature superiori (quindi compreso il Consiglio di Stato).
La precisazione è d’obbligo, a tutela delle dirette interessate. Va detto, in ogni caso, che le informazioni fornite a BrindisiTime provengono proprio da Palazzo di Città. E va detto anche che l’avvocato Francesco Trane, cioè colui che è stato fino a pochi giorni fa il responsabile dell’ufficio legale del Comune – da noi contattato – afferma di non essere mai stato a conoscenza del fatto che le altre due componenti dell’ufficio legale fossero entrambe cassazioniste. Non a caso, le costituzioni presso Magistrature superiori del Comune di Brindisi – come riferisce Trane -sono state affidate proprio a Trane e, in alcuni casi, a legali esterni.
Anche sul ruolo di curatrice fallimentare svolto dall’avv. Monica Canepa, esisterebbe una autorizzazione del sindaco dell’epoca (inizi anni 2000) e quindi non ci sarebbero profili di incompatibilità.
In serata è giunta la seguente precisazione da parte del Commissario prefettizio del Comune:
In data di ieri, 14 giugno 2017, è apparso sulla testata giornalistica on line “Brindisi Time” un articolo, senza firma, dal titolo “COMUNE – ALTRO CHE RISPARMIO … SENZA L’AVV. TRANE NON CI SONO PATROCINANTI IN CASSAZIONE E CONSIGLIO DI STATO!”.
Nell’articolo si afferma che “in assenza dello stesso Trane, nell’organico del Comune non c’è nessuno in grado di rappresentare l’Ente nelle Magistrature superiori … in quanto le due avvocatesse che fanno parte dell’Ufficio Legale del Comune, pur se ottime professioniste, non possono patrocinare, almeno fino a quando non chiederanno la relativa iscrizione”.
Il Comune di Brindisi, nella persona del Commissario Prefettizio, tiene a precisare, sebbene l’articolo sia già smentito, che entrambe le avvocatesse, Monica Canepa ed Emanuela Guarino, inserite nei ruoli dell’Ente, risultano regolarmente iscritte nell’Albo dei patrocinanti dinanzi alle Magistrature Superiori (Consiglio di Stato e Corte di Cassazione).
Per quanto riguarda l’incarico di curatore fallimentare ricoperto dall’avv. Canepa, cui si fa riferimento nel medesimo articolo, si rappresenta che lo stesso è stato conferito alla professionista prima dell’assunzione presso il Comune di Brindisi e che l’avv. Canepa, una volta entrata in servizio, è stata autorizzata ad espletare detto incarico “fino alla sua conclusione” dal Sindaco del Comune di Brindisi con contestuale comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per tramite della Prefettura. Inoltre il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi, al momento della iscrizione dell’avv. Canepa nell’elenco Speciale degli Avvocati degli Enti Pubblici ha riconosciuto che “non ostano motivi di incompatibilità” e che il Tribunale di Brindisi, con provvedimento in data 23/5/2000 ha disposto che “nulla osta alla prosecuzione” di detto incarico.