Un brindisino tra i 61 arresti disposti dalla Procura distrettuale di Brescia

C’è anche un brindisino tra gli arrestati nell’inchiesta sul traffico internazionale di droga, coordinata dalla procura distrettuale di Brescia, sfociata oggi nell’esecuzione di 61 ordinanze di custodia cautelare, eseguite dalla Guardia di Finanza e dal Servizio centrale di investigazione Criminalità Organizzata.
Tra gli arrestati, c’è Vincenzo Bruno, di Torre Santa Susanna, nel 2008 coinvolto nell’inchiesta della Dda di Lecce chiamata Canali, dal nome della masseria alla periferia di Torre, ritenuta base per le attività condotte da Andrea Bruno, considerato a capo di una frangia della Sacra Corona Unita. Vincenzo Bruno, il nipote, venne assolto sia dall’accusa di associazione mafiosa che di traffico di droga.
Secondo l’inchiesta della Procura di Brescia, iniziata nel 2020, l’associazione finalizzata al narco traffico avrebbe riciclato i profitti attraverso un sistema di fatture per operazioni inesistenti. Scoperto un gruppo criminale con base in Albania che avrebbe importato droga dal Sud America, soprattutto cocaina.

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