Il Comune di Erchie è pronto ad ospitare giornalisti, blogger, press tourism e opinion leader. L’iniziativa – in programma dall’1 al 6 giugno 2018 – si chiama Emozioni dalle terre del Primitivo tra storia, gusto e cultura. Sarà l’occasione per scoprire le bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche di una terra che non finisce mai di sorprendere e che fa leva su un inestimabile patrimonio culturale per attrarre turisti e visitatori. Lo sa bene Giuseppe Margheriti, sindaco dal 2007 (salvo una breve parentesi) della cittadina brindisina alla quale si sente profondamente legato.
“Sono felice di accogliere gli operatori dell’informazione in un territorio che può contare su innumerevoli potenzialità. Sono certo che grazie al tour che abbiamo promosso con il sostegno della Regione Puglia potranno conoscere da vicino le nostre tradizioni religiose, gastronomiche e culturali di cui vado particolarmente orgoglioso”.
Il progetto, accolto favorevolmente dalla Regione Puglia, fa leva soprattutto su un segmento importante del turismo, quello religioso.
“Certo, e non a caso. Qui ad Erchie possiamo contare su tre figure religiose molto carismatiche alle quali la nostra comunità è molto legata e che festeggia ogni anno con grande trasporto: S. Giuseppe, con le mattre e il falò che può raggiungere fino ai 20 metri, superando anche quello che viene costruito a Novoli; Santa Lucia, la protettrice del paese, ricordata due giovedì dopo Pasqua con il percorso delle Perdonanze, molto sentito dai fedeli che raggiungono Erchie anche dai paesi limitrofi; infine Sant’Irene, la nostra patrona che festeggiamo il 5 giugno e a cui doniamo simbolicamente le chiavi della città”.
Tre santi da celebrare in un paese di meno di 9000 abitanti: una bella anomalia…
“Sì, è vero, ma il sentimento religioso qui è molto diffuso e sentito. Basti pensare che nel 2009, per la prima volta, le reliquie di Santa Lucia, custodite a Siracusa, sono state traslate ad Erchie: non erano mai uscite dalla città siciliana. Nel 2014, invece, arrivarono in paese le spoglie di Santa Lucia. Si respira un’aria di grande attesa perché il 5 giugno i simularci di Santa Lucia e di Sant’Irene sfileranno per le vie di Erchie in occasione della tradizionale processione. Ma non finisce qui”.
Quali sorprese ci sono in arrivo?
“Abbiamo intenzione di unificare le due feste perché rischiano di accavallarsi visto che S. Irene viene festeggiata il 5 giugno e Santa Lucia due giovedì dopo Pasqua. Nel 2019 – in comune accordo con la Diocesi – vorremmo fissare una data unica per celebrare nel migliore dei modi queste due sante. Un evento nel quale vorremmo coinvolgere le città di Venezia e di Catignano nel pescarese, dove sono custodite rispettivamente le spoglie di Santa Lucia e Sant’irene”.
Turismo religioso, ma non solo.
“Certo, il nostro obiettivo è quello di riuscire ad inserire Erchie in un percorso religioso ad hoc, magari con il coinvolgimento di altri comuni, Oria su tutti vista la vicinanza. Intanto, occorre ricordare che nel progetto portato avanti con la Regione Puglia abbiamo previsto numerose escursioni tra le più belle e caratteristiche località del territorio cogliendo l’occasione anche per far assaporare i nostri prodotti tradizionali e genuini e far conoscere le nostre attività artigianali”.
Da questo punto di vista Erchie è ancora tutta da scoprire…
“Guardi, abbiamo notevoli potenzialità inespresse. I turisti che giungono ad Erchie si soffermano solo qualche ora, dopo aver visitato il Santuario e la ‘miracolosa‘ Grotta sottostante. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a trattenerli attraverso l’organizzazione di attività commerciali e artigianali”.
Ha pensato a qualcosa di particolare?
“Negli anni passati avevamo avviato un percorso legato all’Albergo diffuso. Ora è giunto il momento di insistere su questa strada per rivitalizzare il nostro centro storico. Possiamo e dobbiamo creare una rete turistica nella quale possano diventare protagonisti imprenditori, commercianti, artigiani. Il Comune è pronto a fare la sua parte accompagnando questo processo. Basta crederci. I risultati arriveranno di conseguenza”.
Intanto può contare su una rete sociale di grande valenza…
“Sicuramente. Dal punto di vista squisitamente sociale Erchie ha una comunità coesa che fa leva su una trentina di associazioni. Un importante capitale umano da non disperdere e che merita grande attenzione. Giovani e meno giovani che con le loro iniziative e le loro attività tengono vivo e unito un paese nel quale i valori umani e le antiche tradizioni rappresentano dei capisaldi imprescindibili”.