Titolari di strutture ricettive del territorio brindisino ferme al palo
e impossibilitati ad espletare l’attività lavorativa. E non per
mancanza di flusso turistico, né per l’inverno incombente. Ma per le
conseguenze dell’assurda legge del riordino delle funzioni delle
Province, cioé la legge Delrio. E sì, perché adesso, a più di due anni
dalla sua emanazione, le Regioni, in particolare quella pugliese, non si
sono ancora adeguate a ricevere le nuove competenze, come quella sul
turismo, in particolare sulla classificazione alberghiera. In sostanza,
una struttura ricettiva per poter operare deve ricevere la giusta
classificazione, cioé le famose “stelle”, dall’ente pubblico. Fino al 30
giugno scorso, data ultima per il passaggio delle competenze, era la
Provincia di Brindisi, in questo caso, che assolveva con proprio persone
e proprie strutture a questo compito. Ora, dovrebbe essere la Regione a
farlo, ma l’ente di via Capruzzi fa orecchio da mercante. Nel senso che
il personale lo ha inglobato nel proprio organico, provvedendo al
pagamento degli stipendi, ma non ha intenzione di interessarsi
dell’operatività. Negli uffici manca il toner o la carta per la
fotocopiatrice e la Provincia, che ospita ancora il personale, se ne
lava giustamente le mani, rimandando il povero impiegato al suo datore
di lavoro, la Regione. Stessa cosa potrebbe avvenire per
un’autorizzazione per un sopralluogo. La Regione, attraverso funzionari
o dipendenti, fa sapere che non hanno ricevuto alcun ordine in tal
senso. Eppure di tempo ne é passato. Il risultato é che il lavoro non va
avanti, i dipendenti sono arrabbiati perché non possono assolvere al
loro ruolo e le strutture ricettive attendono che qualcuno si occupi di
loro, in riferimento ala normativa della classificazione (1, 2, 3, 4, 5
stelle o extralusso). Senza facili strumentalizzazioni, per via
dell’imminente tornata referendaria, ci sembra assurdo che nessuno
voglia dare una mano a far applicare una legge, forse non giusta, ma
legge dello Stato. Con gravi danni per l’economia del nostro territorio
che fa del turismo la sua arma principale per risollevarsi
economicamente.