E’ davvero paradossale la situazione che si sta verificando nella città di Brindisi in relazione alla cancellazione – da parte dell’Amministrazione Comunale – del servizio di trasporto alunni che risiedono nelle contrade cittadine.
Il sindaco Rossi ha giustificato questa scelta con la necessità di risparmiare ed ha annunciato che alle famiglie sarà riconosciuto un contributo in termini economici (qualche decina di euro al mese). E’ evidente che lieviterà la dispersione scolastica, così come si mettono a serio rischio i posti di lavoro degli autisti e delle accompagnatrici che negli anni scorsi hanno effettuato il servizio.
Il fatto gravissimo è che nessuno, nell’ambito del Comune di Brindisi, si è preoccupato di leggere il contenuto del decreto legge 111 dell’8 settembre scorso che introduce “disposizioni urgenti per far fronte a indifferibili esigenze finanziarie e di sostegno per l’avvio dell’anno scolastico, connesse all’emergenza epidemiologica da covid 19”.
Sono disponibili 150 milioni di euro che gli enti locali potranno utilizzare per implementare l’offerta di trasporto degli alunni.
Un “aiuto” che il sindaco Rossi ha deciso di non utilizzare? Oppure è all’oscuro di tutto?
Interrogativi a cui il primo cittadino è chiamato a fornire risposte urgenti, sia alle famiglie interessate che a chi rischia di perdere il proprio posto di lavoro.
Gianluca Quarta – candidato al Consiglio regionale della Puglia per Forza Italia