Transizione ecologica. Confesercenti Brindisi: “Accelerare il processo di riconversione della Centrale Enel di Cerano con le fonti energetiche rinnovabili”

Tutelare i lavoratori brindisini e l’ambiente. Questo deve essere per Confesercenti della provincia di Brindisi l’obiettivo primario a cui bisogna tendere nel processo di transizione ecologica che interesserà la ex Centrale a carbone di Enel, a Cerano, considerato che oramai siamo nel vivo del processo di decarbonizzazione. Ed è evidente che Brindisi, per quello che è stata la sua storia industriale dagli anni ‘50 fino ad oggi nei settori chimico, farmaceutico, energetico, alimentare, deve essere costantemente considerata al primo posto nell’interesse dei decisori a livello nazionale in fatto di riconversione ecologica, puntando decisamente, a prescindere da che tipo di progettualità si vorrà scegliere per quel sito, verso la produzione energetica da fonti rinnovabili. In particolare, per tramite di impianti fotovoltaici ed eolici, come sta avvenendo in ogni parte del mondo industrializzato, ma anche, da ultime ricerche attendibili, attraverso l’utilizzo dell’idrogeno.

Lo stesso interesse e la medesima attenzione sono indirizzati da Confesercenti Brindisi nei confronti dei livelli occupazionali e, soprattutto, di tutti quei lavoratori che operano nell’indotto, che rappresentano una componente fondamentale dell’economia locale. L’indotto generato da un polo industriale di tali dimensioni coinvolge numerose aziende e professionalità locali, dai trasporti alla manutenzione, dai servizi logistici fino alla fornitura di materiali e attrezzature. Tale forza lavoro potrebbe, infatti, costituire l’anello debole dell’intero processo di riconversione industriale e occupazionale, poiché poco considerata dall’opinione pubblica in generale e poco visibile. Tuttavia, è proprio questa rete di imprese e lavoratori a garantire continuità e sviluppo economico al territorio.

Per questo motivo, la transizione energetica non può prescindere da una strategia che tuteli anche l’indotto, garantendo la continuità occupazionale attraverso un piano di riqualificazione e formazione professionale. Le aziende locali, che hanno maturato esperienza e competenze nel settore energetico, devono essere protagoniste della riconversione industriale, con la possibilità di accedere a nuovi investimenti e opportunità legate alle energie rinnovabili.

“A questo punto Confesercenti Brindisi – afferma il presidente provinciale Michele Piccirillo – per quanto è nelle proprie competenze e nel proprio agire da impulso alla produttività del territorio, si associa agli appelli giunti da ogni parte, sia politica che sindacale e datoriale, affinché Enel decida al più presto cosa intende fare di quell’area, di quegli impianti e di quella centrale termoelettrica, partendo ovviamente dalla urgente e totale dismissione e bonifica di quella porzione del nostro territorio. E anche in questo ambito deve essere data assoluta precedenza alla forza lavoro locale e alle imprese locali. E poi, una volta individuato il nuovo percorso industriale, realizzato utilizzando fonti energetiche rinnovabili, la riconversione dovrà avere protagonisti gli stessi lavoratori locali, considerando come punto d’avvio di questa nuova e stimolante fase di transizione un’adeguata formazione per trasformare mansioni e competenze, garantendo così non solo la tutela dell’occupazione, ma anche il rafforzamento dell’economia territoriale.”

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