Rinnovata per la seconda volta la convenzione che lega il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e la polizia provinciale di Brindisi per mantenere ed aumentare lo standard di controllo sul Parco. Tra i risultati già ottenuti: la chiusura di pozzi abusivi e la vigilanza notturna che ha portato alla scoperta del ritorno del lupo. E’ appena stato sottoscritto per la terza volta il protocollo di collaborazione tra l’ente di gestione della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina protetta e la Provincia di Brindisi per la presenza degli agenti della polizia provinciale a Torre Guaceto. “E’ con grande entusiasmo che abbiamo sottoscritto il rinnovo della convenzione con la Provincia di Brindisi – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, negli anni la collaborazione tra i nostri operatori e gli agenti della polizia provinciale ha dato gli esiti sperati. Ringrazio a nome del Consorzio che rappresento il presidente della Provincia, Toni Matarrelli, ed il comandante Cosimo D’Angelo per l’attenzione costante che riservano a Torre Guaceto”. Il patto nato nel 2020 con l’obbiettivo di istituzionalizzare la collaborazione del Consorzio e della polizia provinciale su vari fronti, tra i quali: individuazione e chiusura dei pozzi artesiani non autorizzati a scopi irrigui nella zona agricola dell’area protetta, prevenzione e contrasto dell’accesso alla riserva con mezzi a motore non autorizzati, nel tempo ha portato ad ottenere importanti risultati. “E’ compito di tutte le Istituzioni civili e non solo del territorio fare del proprio meglio per tutelare Torre Guaceto, il gioiello naturalistico che tutti ci invidiano – ha commentato il presidente della Provincia di Brindisi, Matarrelli -, noi siamo al fianco del Consorzio di Gestione della riserva ed intendiamo continuare ad impegnarci per proteggere sempre di più questo meraviglioso ecosistema”. Sono stati identificati i responsabili dell’attività di pozzi abusivi e i Comuni competenti hanno potuto emettere ordinanza di chiusura, in alcuni casi già eseguita.Dato del quale si coglie l’importanza se si pensa che l’utilizzo dei pozzi artesiani abusivi aumenta la velocità di intrusione del cuneo salino nella falda acquifera e, quindi, altera lo stato delle acque protette andando ad incidere in modo diretto sullo stato di salute della palude di Torre Guaceto e, quindi, sulla vita della fauna selvatica.Forte è stata l’azione di prevenzione dell’accesso illecito alla riserva di mezzi a motore, realizzata con servizi di pattugliamento attivi 365 giorni l’anno, e potenziamento dei controlli estivi. Sono state posizionate foto trappole per la vigilanza notturna dell’area e grazie a ciò, è emersa una notizia straordinaria per la natura: la presenza del lupo nell’area protetta.