I poliziotti del Commissariato della Città Bianca, hanno tratto in arresto in flagranza di reato 1 individuo responsabile di tentata estorsione aggravata compiuta ai danni del titolare di una pizzeria ostunese.
L’ arrestato è Roberto Posillipo, napoletano, di 30 anni con passati di polizia per rapina e altri reati che, dopo le formalità di rito, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dottor Giuseppe De Nozza, è stato associato presso il carcere di Brindisi.
L’attività criminale del 30enne, attuata attraverso una serie di azioni intimidatorie, prima telefoniche poi esercitate direttamente all’interno della pizzeria, hanno creato grave allarme all’interno del locale, ma è stato a causa della platealità delle azioni minatorie che la polizia ha avuto modo di arrivare all’arresto del responsabile.
Il tentativo di estorsione, si concretizzava in una richiesta di estinzione di un prestito di cui l’arrestato si era fatto garante, se non avesse pagato entro la fine del mese, la minaccia era di dare fuoco alla pizzeria e all’auto, fino ad arrivare alle minacce di morte.
L’apice è stato raggiunto sabato scorso. Di fatti, attorno alle 13 l’arrestato, giunto armato direttamente ed appositamente da Napoli dove risiede, ha fatto ingresso all’interno della pizzeria nel centro storico ostunese, col chiaro intento di venire a confronto col titolare.
All’interno del locale, si è trovato faccia a faccia con un dipendente, anch’egli nativo del napoletano ma residente in Ostuni, al quale ha mostrato la pistola e un coltellino minacciando che avrebbe usato le armi contro di lui e il proprietario se non avesse ottenuto ciò che voleva.
Atterrito, il ragazzo ha provato a calmare l’uomo che, in tutta risposta e sempre armi in pugno, ha rincalzato la minaccia aggiungendo che se non avesse ottenuto il danaro, avrebbe dato fuoco al locale e all’autovettura.
Allontanandosi ha intimato al titolare di farsi trovare nella vicina piazza della Libertà per il pagamento.
E’ stata la moglie dello stesso titolare a denunciare i fatti in Commissariato.
Ed è proprio in piazza della Libertà che gli agenti hanno individuato l’estorsore, che sottoposto a perquisizione sul posto, aveva ancora la pistola mentre nello zainetto il coltellino.
Ulteriori accertamenti consentivano di stabilire che si trattava di una pistola tipo scacciacani priva del prescritto tappo rosso, fedele riproduzione di quella vera.
La completa ricostruzione della vicenda nonché le acquisite evidenze probatorie, portate all’attenzione dell’Autorità giudiziaria brindisina che ha ravvisato il concreto pericolo di reiterazione del reato contestato all’arrestato disponendo l’immediata traduzione presso la Casa circondariale di Brindisi, giusta anche la pericolosità sociale, la platealità e sfrontatezza delle condotte del soggetto.
Tale episodio dimostra l’oggettiva importanza e rilevanza della collaborazione da parte della vittima in questa come, in generale, sempre in altre circostanze nonché un evidente efficienza istituzionale a garanzia della cittadinanza.
I servizi di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato proseguiranno anche e soprattutto con l’auspicio di poter beneficiare di forme di collaborazione da parte dei cittadini sempre più diffuse e concrete nell’ottica di un quotidiano raggiungimento della sicurezza generale.