TASK FORCE DI POLIZIA DI FRONTIERA, CINOFILI E VOLANTI: 4 ARRESTI A BRINDISI

Quattro arresti in poco tempo da parte della Polizia di stato, congiuntamente con Unità Cinofile della locale Polizia di Frontiera e da equipaggi delle Volanti della Questura. E’ stato individuato e arrestato – con il concorso dell’Ufficio Immigrazione, l’albanese Valentin Biba, di 30 anni. Lo straniero, già espulso dal territorio nazionale nel 2005 con altre generalità, ha fatto reingresso in Italia senza la prescritta autorizzazione da richiedersi al Ministro dell’Interno. Sul passaporto erano annotati alcuni altri ingressi nel territorio della Repubblica successivi alla sua espulsione. La comparazione delle impronte papillari con quelle a suo tempo acquisite all’atto dell’espulsione con generalità diverse da quelle con cui veniva ora individuato, hanno permesso di identificarlo con certezza e, quindi, di trarlo in arresto per violazioni delle norme in materia di immigrazione. Sono stati, inoltre, arrestati, eseguendo specifici provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dall’Autorità Giudiziaria Juri Rosafio, brindisino di 40 anni, che deve scontare un residuo di pena consistente in 1 anno, 5 mesi e 18 giorni; Davive Piccolo, brindisino di 34 anni, destinatario di provvedimento di sospensione della misura alternativa del provvisorio affidamento al servizio sociale e contestuale ordine di traduzione in Istituto di Pena, deve scontare 1 anno e 6 mesi di reclusione in carcere; ed Egizio, 41 anni di Brindisi, già destinatario di ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare condannato per i reati aggravati di ricettazione e introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, commessi nel 2011 a Napoli, deve ancora scontare un residuo di pena di  1 mese e 27 giorni 27 di reclusione.

Il tutto rientra nella mirata e coordinata azione preventivo-repressiva, avviata ormai da qualche settimana in attuazione di una precisa indicazione del Questore di Brindisi Dr. Masciopinto, che vede gli operatori della Squadra Mobile, a capo di una vera e propria task-force, che ha consentito di conseguire i già detti risultati.

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