Intenso consiglio comunale questa mattina a Brindisi con il varo della nuova giunta, ancora priva però dei due assessori spettanti a Fratelli d’Italia, e con alcune facce nuove in assise per via delle surroghe. Ma gli interessi erano posti sull’atteggiamento che avrebbe intrapreso Fratelli d’Italia a livello politico, e sulle nuove tariffe per il servizio rifiuti. Nel primo caso nessuno scossone, con FDI che ha votato con la maggioranza le varie delibere, confermando la solidità del governo Marchionna. Apparentemente anche per la tassa sui rifiuti non cambia alcunché. Per il 2024 la tariffa resta invariata rispetto al 2023, con la possibilità di diluire il pagamento mensilmente, da settembre a gennaio. Ma già si e’ fatto capire dalla discussione in consiglio che il prossimo anno la Tari potrebbe aumentare di circa il 20%. Sulla delibera ampio e convulso e’ stato il dibattito con le opposizioni che ne hanno chiesto il ritiro per presumibile mancanza di tutti i presupposti giuridici. In apertura di lavoro i consiglieri di opposizione hanno fatto i complimenti al sindaco per aver cambiato gli assessori e la giunta, mentre si sono mostrati soddisfatti per aver lasciato a casa alcuni assessori che per loro non si erano mostrati all’altezza del compito. Ma questo hanno fatto notare corrisponde al fallimento politico della maggioranza perché sono stati defenestrati quei consiglieri, divenuti assessori, più suffragati dai brindisini. Il sindaco invece ha risposto che il ballottaggio ha validato il progetto dell’intero centro destra rispetto a quello del centrosinistra rappresentato dal candidato Roberto Fusco. Gli altri punti all’organo sono stati rinviati a lunedì.