TARI FRANCAVILLA FONTANA, CURTO REPLICA AL SINDACO: “GRAVI LE SUE RESPONSABILITA’”

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’avv. Euprepio Curto  di Progetto per l’Italia in merito alla Tari a Francavilla Fontana.

“Voglio rassicurare da subito il sindaco Maurizio  Bruno: non appartengo al gruppo di coloro  che asseriscono essere possibile  abbassare la Tari usando i soldi delle strade o dello Stadio.

Appartengo, però,   alla sparuta schiera  di  coloro  che, a ragion veduta,  giudicano incerta,  insufficiente e inadeguata l’azione che il governo cittadino ha posto in essere fino ad oggi  su una   materia sulla  quale le responsabilità amministrative del sindaco sono almeno pari a quelle che su un piano politico più generale sono addebitabili al suo partito, ovverosia,   al Partito Democratico.

Il Partito Democratico  governa la Regione Puglia dal 2005, cioè da dodici anni, essendo stato il partito leader di quella coalizione che per  due legislature regionali vide governare Niki Vendola.  Ebbene, smentisca Bruno, se può, che proprio gli interessi  coltivati trasversalmente dal Pd, insieme ad una ottusa carica ideologica  di cui neppure i suoi più autorevoli esponenti riuscirono ad  affrancarsi, costituirono il presupposto per bloccare sine die quella chiusura del ciclo dei rifiuti che da sola avrebbe  certamente determinato autonomia gestionale del settore e conseguenti enormi risparmi.

Dodici anni in cui in Puglia è avvenuto tutto  e il  contrario di tutto, ivi compreso l’ostruzionismo  di importanti settori del Partito Democratico pugliese e brindisino verso una verifica della  eventuale presenza  sul territorio regionale (e quindi anche brindisino) di rifiuti altamente tossici tombati    nelle nostre campagne.

Ne consegue che il  trasporto dei  rifiuti  presso le discariche del  Nord Italia, con conseguenti lievitazioni dei costi,  richiama responsabilità politiche gravissime  in massima parte    riferibili al PD.

Non dissimile può essere il richiamo alle responsabilità locali. Dichiarare la  lotta all’evasione non può ridursi ad una mera ed effimera esercitazione   di principio o, ancor peggio!, dialettica.  Sono già tre anni che Bruno governa Francavilla, e sono tre anni che l’opposizione più avveduta censura la sua tendenza alla banalizzazione del confronto politico. Una banalizzazione che lo spinge ad esaltare le telecamere (strumento residuale e sostanzialmente privo – così come è stato ampiamente dimostrato –  di qualsiasi efficacia) o a scaricare su chi l’ha preceduto (che per quanto ci riguarda non assolviamo) tutte le responsabilità, mentre né da parte di Bruno, né da parte della sua maggioranza, si sia adottato un solo atto concreto in direzione del contrasto all’evasione.

Intanto la città continua a presentarsi indecorosamente sporca come mai lo era stato nel passato, nel mentre la Monteco continua ad incassare barche di denaro pubblico senza che vi sia un effettivo rigoroso controllo sulla gestione di quell’appalto, e senza che i dirigenti a cui è assegnato tale compito vengano – non solo disciplinarmente – sanzionati.

Ma il tema su cui  il sindaco  lascia per davvero sconcertati è quello del di più pagato dal contribuente francavillese con la Tari dello scorso anno a causa di responsabilità dirigenziali su cui l’A.C. non ritenne di muovere un dito . Bruno invita i cittadini a chiedere il rimborso o la compensazione, mentre dovrebbe ben sapere che non costituisce facoltà, ma inderogabile obbligo per il Comune, procedere automaticamente a tale   adempimento.

Che sino ad ora non lo abbia fatto sta a dimostrare o  quanto elevato sia l’attuale inadeguatezza  amministrativa, oppure – e sarebbe ancor più grave! – la presenza di un convincimento:  che i  francavillesi siano tutti grulli.

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