Ecco la nota del M5S:
Ringraziamo il Ministro del Sud per aver smentito il presidente Emiliano che, nel solito tentativo di agitare gli animi, aveva diffuso false intenzioni del Governo che, come confermato oggi da Barbara Lezzi, continua a ritenere TAP un’opera non strategica per il nostro Paese. Chi non ha mai fatto nulla per fermare TAP è, piuttosto, proprio Emiliano e la dimostrazione plateale è nel fatto che se l’avesse voluto fermare non avrebbe proposto di decarbonizzare ILVA…usando il gas di TAP! Fu proprio lui nel corso di una conferenza a Lecce ad affermare che “il gas ci serve” ed è vergognoso che continui a prendersi gioco dei cittadini per guadagnarsi qualche titolo di giornale.
I fatti parlano chiaro: noi del gruppo regionale stiamo incalzando il governatore dal 2015 sul TAP suggerendogli di volta in volta le azioni necessarie a rallentare l’opera, nonostante ciò abbiamo incontrato in ogni occasione da parte del Governo regionale un ostruzionismo più che sospetto.
Il 10 dicembre 2015 in seguito a numerose indagini, scoprimmo numerosi profili di illegittimità attraverso cui il MISE era andato avanti su TAP nonostante i pareri contrari della Regione. In quella data invitammo la Regione Puglia amministrata da Emiliano, fino a quel momento rimasta completamente immobile, a depositare con urgenza un ricorso al TAR entro il termine del 19/12. Inutile dire che Emiliano lasciò scadere il termine senza fare nulla.
Successivamente proponemmo ad Emiliano di presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Il 27 marzo 2017 siamo stati noi a dover scoprire che l’Avvocatura Regionale non aveva neanche ricevuto la mozione approvata dal Consiglio martedì 21 febbraio che chiedeva alla stessa di valutare la possibilità di impugnare la nota ministeriale che considerava legittime le autorizzazioni agli espianti degli ulivi.
Il 27 ottobre 2017 poi abbiamo sfiorato il ridicolo quando una Regione guidata da un ex magistrato è riuscita a farsi giudicare inammissibile un ricorso su TAP dalla Corte Costituzione perché “sbagliato” in quanto difettava “dei necessari requisiti di attualità e originarietà”.
Il 26 settembre 2017 abbiamo presentato una mozione per proporre l’istituzione di una area SIC nel tratto di mare antistante le coste di Melendugno, al fine di contrastare il gasdotto. Mozione che è stata lasciata decadere e che abbiamo ripresentato il 9 marzo 2018 e che ancora attende di essere discussa in qualche cassetto del Consiglio regionale.
L’arroganza e la prepotenza del governatore Emiliano è cosa ben nota ai pugliesi e a noi del M5S Puglia che da quando è stato eletto denunciamo la sua politica inconcludente fatta nei salotti televisivi e lontano anni luce dai problemi dei cittadini. Sotto il suo governo le funzioni del Consiglio regionale sono state completamente esautorate, abbiamo dovuto apprendere dai giornali perfino della chiusura di ospedali. Mai un minimo di condivisione delle scelte, nessuna traccia di partecipazione se non nel nome di una legge inutile che gli ha dato più potere di quanto non ne avesse già prima.
Un governatore che oggi si è arrogato il diritto di autoeleggersi padrone della Puglia, come le sue azioni autarchiche e senza un briciolo di condivisione dimostrano da tempo. Ma la Puglia è dei cittadini pugliesi ed oggi finalmente abbiamo sentito un vero ministro come Barbara Lezzi, a cui va tutta la nostra stima ed il nostro sostegno perché da sempre vicina ai problemi dei cittadini e del nostro territorio, ricordarlo allo showman Emiliano a cui non è rimasto altro da fare se non tacere. Per fortuna, il 2020 non è poi così lontano.