Nota del commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis.
“Sono o son desto? Oggi Emiliano dice che il Tap è il primo passo per la decarbonizzazione dell’ex Ilva e della centrale Enel di Cerano. Nel 2020 Emiliano, invece, tuonava: “”Chiederemo a Tap un risarcimento miliardario per il danno d’immagine causato alla Puglia con la costruzione del gasdotto a Melendugno, la cui procedura di localizzazione oggi viene dichiarata illegittima dalla Procura di Lecce”. Ora, sono passati solo pochi anni e la capriola del presidente di Regione certifica l’assenza di una visione seria per il territorio che sia il sostrato di una programmazione chiara e determinata. Ciò che Emiliano dice oggi potrebbe essere l’opposto di domani e questo è inconcepibile per chi ricopre l’incarico di presidente di Regione: quanti danni hanno fatto già i “no” a prescindere e l’inconsistenza di posizioni autentiche in grado di superare con coraggio il perimetro della mera propaganda! È vero: la crisi energetica, nel suo acme, è “anche” figlia della guerra in Ucraina, ma non solo e dunque Tap, oggi come ieri, è un intervento importantissimo per il nostro Paese. Sullo sfondo emerge chiaramente un punto: adesso, sull’onda della necessità, il presidente della Regione converge sulle nostre posizioni di sempre. Che dire: ci fa piacere, nella speranza che non sia solo l’ennesima piroetta da smentire alla prossima occasione”.