Il Consiglio regionale della Puglia ha recepito in pieno l’importanza dei due emendamenti proposti dal consigliere regionale Pino Romano (Senso Civico – un Nuovo Ulivo per la Puglia) tendenti a mettere in condizione le strutture residenziali socio-sanitarie di fronteggiare il periodo di emergenza sanitaria determinato dal covid 19.
“Si tratta di un risultato estremamente importante – afferma Romano – in quanto gran parte delle strutture rischiavano di non poter ripartire a pieno regime, con conseguenze gravissime per i livelli assistenziali esistenti in questo ambito nella nostra regione e per i livelli occupazionali delle stesse strutture. Il Consiglio regionale, con grande senso di responsabilità, ha compreso l’esigenza di intervenire con decisione e senza tentennamenti, creando le condizioni per ripartire”.
Gli emendamenti sono al disegno di legge riguardante le integrazioni alla legge regionale 36/08.
Il primo riguarda una deroga temporanea agli standard strutturali delle strutture residenziali socio-sanitarie, con la possibilità, durante il periodo emergenziale dovuto al covid 19, di derogare temporaneamente agli standard strutturali delle strutture socio-sanitarie, “al fine di garantire il previsto isolamento e distanziamento sociale dei pazienti. Tale deroga è consentita solo ed esclusivamente nei limiti della ricettività autorizzata alla struttura”.
In tal modo, si eviterà una consistente riduzione della ricettività delle singole strutture e quindi si consentirà la prosecuzione dell’attività in condizioni di massima sicurezza.
Il secondo emendamento presentato dal consigliere Romano prevede, nell’ambito delle integrazioni alla legge regionale 36/08, una modifica ai regolamenti regionali n. 4 e 5 del 21 gennaio 2019. In particolare, l’emendamento prevede quanto segue: “Il fabbisogno di posti per le RSA ed i Centri diurni di cui ai regolamenti 4 e 5 del 2019, è incrementato in misura pari a consentire alle strutture autorizzate di poter completare l’accreditamento e la contrattualizzazione dei nuclei che sono risultati incompleti nei diversi atti di ricognizione approvati dalla Giunta regionale per carenza di fabbisogno distrettuale e provinciale”.
In talune circostanze, infatti, a seguito di complessi meccanismi di assegnazione dei posti disciplinati dai citati regolamenti, i nuclei risultano incompleti, rendendo particolarmente complessa la gestione degli stessi, così come l’equilibrio economico-finanziario gestionale. Si propone, quindi, di incrementare il fabbisogno di posti rispetto a quello minimo stabilito dai richiamati regolamenti 4 e 5/19.
Pino Romano – consigliere regionale di Senso Civico – un Nuovo Ulivo per la Puglia