Stazione ferroviaria del Perrino al buio e tra le erbacce. Storia di sprechi e di abbandono…

Quando Rete Ferroviaria Italiana annunciò, a giugno del 2016, l’attivazione della stazione ferroviaria dell’ospedale Perrino si pensò ad un servizio in più offerto ai cittadini per raggiungere il più importante nosocomio della provincia. Un fatto positivo, frutto anche della piena disponibilità fornita all’epoca dal Comune di Brindisi. Il tutto, con un investimento di 650mila euro.
Quella fermata, situata davvero a poche centinaia di metri dal cancello del Perrino, sarebbe stata utilizzata quotidianamente da 14 treni regionali, sulla tratta Brindisi-Taranto, anche se i programmi iniziali prevedevano una interconnessione con la tratta Lecce-Bari che non è mai stata realizzata per l’assenza di un collegamento tra gli altri binari e il marciapiede di uscita dalla stazione.
A conti fatti, come si vede dalle nostre immagini, la stazione del Perrino è quasi del tutto inutilizzata perché – soprattutto durante le ore serali – è davvero un rischio scendere dal treno e raggiungere l’ospedale a piedi. Il piazzale antistante i binari si trova immerso tra le erbacce e soprattutto nella totale oscurità e la situazione non migliora se poi si raggiunge la strada che conduce fino al Perrino, anche questa con la pubblica illuminazione che non funziona. Insomma, si corre il rischio concreto di essere investiti da qualcuna tra le tante auto che utilizzano quella arteria per raggiungere il centro commerciale. E poi c’è anche il rischio di subire un agguato da qualche male intenzionato visto che è tutto al buio e soprattutto che la piccola stazione ferroviaria è priva di telecamere di video sorveglianza.
Insomma, si ha netta l’impressione di trovarsi in un paesino sperduto del terzo mondo, con quell’unico binario attraversato da treni che non si fermano e da qualcuno che la fermata la rispetta, pur sapendo che sono davvero in pochi i coraggiosi che la utilizzano. L’ennesimo caso, insomma, di spreco di risorse pubbliche di cui forse più di qualcuno dovrebbe dar conto.

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