Candidato un progetto per il recupero dell’ex tensostatico
al bando “Sport e Periferie”
Una nuova vita per l’ex tensostatico di Francavilla Fontana, questo il cuore del progetto candidato dall’Amministrazione Comunale al bando “Sport e periferie”, il finanziamento promosso dal Governo nazionale per la realizzazione, rigenerazione e adeguamento degli impianti sportivi.
Il progetto, redatto dall’Ing. Irene Licari e dal Geom. Vincenzo Cavallo dell’Ufficio Tecnico comunale con la collaborazione dell’Ing. Sergio De Mauro, delinea il primo step di un radicale ripensamento dell’impianto sportivo di via Grottaglie che è già al centro di una progettualità contenuta nel piano triennale dei lavori pubblici.
In particolare, l’Amministrazione Comunale con questo finanziamento intende avviare il recupero della struttura con la realizzazione di nuovi spogliatoi e parcheggi, la sistemazione dell’area esterna e la creazione di un campo di paddle. Lo scopo di questo primo lotto di lavori, per un ammontare complessivo di 700 mila euro, è anche quello di avviare un processo di miglioramento e di crescita della periferia urbana con una implementazione dei servizi volti all’inclusione sociale e con il ripristino del decoro urbano.
La definizione di questa linea di interventi si integra perfettamente con l’esito della manifestazione di interesse avviata nei mesi scorsi che ha interrogato il mondo imprenditoriale su quali soluzioni potevano essere intraprese per scrivere una nuova pagina di questa struttura. Da questo percorso partecipato sono emerse due idee sulla gestione e rivalutazione dell’ex tensostatico.
I progettisti hanno tenuto in considerazione le proposte avanzate da questi due privati e hanno delineato degli interventi coerenti con entrambe le progettualità.
“L’ex tensostatico rappresenta una struttura sportiva abbandonata da molti anni che è costata carissima ai francavillesi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – nelle nostre intenzioni quel luogo deve rinascere e diventare un punto di riferimento per lo sport e una occasione di inclusione sociale. Per fare questo è indispensabile proseguire, come già avvenuto per lo Stadio Giovanni Paolo II, sulla strada del dialogo con il mondo delle imprese. Siamo certi che il recupero di questo impianto possa rappresentare anche una importante occasione di crescita per l’economia cittadina.”