SETTORE CINOFILIA: RICHIESTA AL PRESIDENTE EMILIANO PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ

Il settore della cinofilia ha necessità urgente di ripartire: la richiesta al  Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la ripresa delle attività degli educatori, istruttori e operatori dei centri cinofili

In data 28 aprile 2020 – a seguito dell’ultimo D.P.C.M. del 26 u.s. nonché dell’Ordinanza Regionale 2014/2020 emanata in data odierna, Marco SCIALPI, in qualità di Presidente della SCUOLA CINOFILA ITALIANA SOCCORSO ACQUATICO E RICERCA nonché responsabile per l’Italia meridionale del Settore Cinofilia di AICS – riconosciuta dal CONI quale Ente Nazionale di Promozione Sportiva – ha inoltrato un formale appello al Presidente della Regione Puglia, Dott. Michele EMILIANO, al fine di  richiamare la Sua attenzione anche sul  settore della cinofilia, finora dimenticato, con particolare riferimento al fatto che l’attività di educazione e istruzione, svolge una funzione di servizio alle famiglie che possiedono un cane. Ritenendo che la riapertura dei Centri Cinofili e la ripresa delle attività di addestramento con finalità sportive, di educazione e rieducazione possa avere risvolti positivi sia sui professionisti interessati, privati dei loro minimi introiti da quasi due mesi, e in particolar modo sulle famiglie. 

Nella lettera inoltrata, per conoscenza anche al Presidente del Consiglio Avv. Giuseppe CONTE e al Ministro dello Sport, Vincenzo SPADAFORA, viene evidenziato che all’interno del settore della cinofilia operano Associazioni e quindi Istruttori cinofili con finalità anche sociali, impegnati nella preparazione di cani per la Pet Therapy, cani d’assistenza ai diversamente abili, cani da ricerca su macerie e in superficie e non ultimo i cani da salvataggio in mare, come nel caso della stessa SCISAR, Organizzazione dedita, a livello nazionale, alla preparazione delle Unità Cinofile da Salvataggio e che, durante l’estate, a seguito di un accordo con il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, mette a disposizione (in regime di volontariato) le proprie Unità Cinofile che al fianco dei militari della Guardia Costiera, pattugliano i litorali a bordo delle Motovedette per la salvaguardia della vita umana in mare. E’ quindi evidente che non potendo procedere con le consuete sessioni addestrative, tutte queste attività sono in forte sofferenza e fortemente a rischio. Oltre quanto testé riportato, considerando che oltre il 60% delle famiglie possiede almeno un cane, le Associazioni cinofile ricevono quotidianamente richieste da parte di cittadini che segnalano situazioni su cui ritardare interventi di educazione e/o rieducazione potrebbero causare dei seri problemi di convivenza tra cani e le rispettive famiglie, come già avvenuto raccontati nei recenti fatti di cronaca, vedi ad esempio il caso occorso nel Salento a Tricase (Le) ove un piccolo bambino di appena 8 mesi, azzannato dal cane di famiglia, ha perso la vita o quello del bambino di San Donato (Le) gravemente ferito dal morso del cane di famiglia  oltre a tutti gli altri occorsi a livello nazionale.

Occorre considerare inoltre che le attività di allenamento e addestramento cani avverrebbero in assoluta sicurezza: in spazi molto ampi, in sessioni individuali con la presenza del solo addestratore e del cane, con ampia distanza nel caso ci fossero due operatori. Di più: si adotterebbe il vincolo delle prenotazioni degli allenamenti così da evitare di incontrare altri utenti e il personale sarebbe munito di dispositivi.

In data 29 aprile 2020 –  il DIPARTIMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE,  DEL BENESSERE SOCIALE E DELLO SPORT PER TUTTI – SEZIONE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DEL BENESSERE  – SERVIZIO SICUREZZA ALIMENTARE E SANITÀ VETERINARIA DELLA REGIONE PUGLIA, evidentemente incaricato tempestivamente dalla Presidenza del Consiglio Regionale, invia la Presidente SCIALPI, formale riscontro asserendo (come da comunicazione in allegato) che “le attività, nel campo della cinofilia, di Educatori e Istruttori Cinofili, rispondono, senza dubbio, all’esigenza di garantire tutta una serie di attività di carattere sociale nel binomio uomo-cane, tuttavia, tali servizi non sono stati contemplati nell’elenco dei codici ATECO di cui all’allegato 3 del Dpcm del 26 aprile 2020. L’art. 2 dello stessso DPMC 26 aprile 2020 al comma 1 precisa, inoltre che “l’elenco dei codici di cui all’allegato 3 può essere modificato con decreto del Ministro dello viluppo economico, sentito il Ministro dell’economia e delle  finanze” e pertanto alcuna deroga alle disposizioni del DPCM 26 aprile 2020 può essere adottata con provvedimenti di natura regionale.” – Per tali motivi, il Dipartimento regionale sopracitato, chiede, previa attenta valutazione delle motivazioni addotte, di sottoporre la questione ai Ministeri competenti per l’adozione dei conseguenti provvedimenti. 

In data 29 aprile 2020in risposta alla nota di riscontro ricevuta, considerando che con Ordinanza Regionale n. 214 del 28 aprile 2020 all’art. 2 è stato concesso, con effetto immediato e fino al 17 maggio 2020,  lo svolgimento delle attività di toelettatura di animali, il Presidente SCIALPI riscrive al Presidente della Regione, facendo notare che le attività di tolettatura di animali operano sotto il medesimo codice ATECO (96.09.04 – SERVIZI DI CURA DEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA (ESCLUSI I SERVIZI VETERINARI) degli Educatori e Istruttori cinofili o addestratori cinofili. 

Per tale motivo ed anche in considerazione del fatto che ad esempio la REGIONE LIGURIA, nell’Ordinanza n° 22/2020 del 26 aprile, abbia autorizzato lo svolgimento di “allenamento e addestramento di cani in aree autorizzate, senza il contatto diretto fra le persone, nel rispetto del distanziamento sociale e della normativa vigente, e comunque in totale sicurezza” – è stata rinnovata la richiesta al Presidente della Regione Puglia, come disposto per le attività di tolettatura, andando quindi in deroga al DPCM del 26 aprile 2020 , la Sig. Vs. Ill.ma prenda in considerazione la possibilità di voler concedere lo svolgimento delle attività di educazione e istruzione cinofila.

Nel frattempo Liguria, Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna, con apposite ordinanze regionali  hanno acconsentito alla ripresa delle attività.

Siamo fiduciosi di ricevere positivi riscontri e provvedimenti che ci consentano di ripartire quanto prima! 

Arnesano, 2 maggio 2020

                    Il Presidente

              Marco Scialpi

 

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