Erano pronti per essere cucinati e serviti nei piatti di cucina cinese e giapponese di un noto ristorante a Brindisi, i tranci di tonno pinna gialla e le costate di maiale, e altre carni, trovati dalla Guardia Costiera detenuti in cattivo stato di conservazione e in confezioni scadute da mesi nei congelatori. Il ristorante, di cui non è dato sapere il nome per attività di indagine ancora in corso (anche se sarebbe emerso che controlli dell’Asl, proprio nella giornata di ieri, siano stati effettuati in un ristorante del rione Bozzano), appartiene a due uomini cinesi, responsabile e titolare, entrambi denunciati per detenzione per la successiva somministrazione, dei prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione.
I controlli sono stati effettuati nella giornata di ieri, 3 ottobre 2017, dai militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi, con la preziosa e sinergica collaborazione del Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria provinciale “Siav B”: sono stati trovati, all’interno di due congelatori posti in un locale adiacente la cucina del ristorante, prodotti ittici e carne per un totale di kg. 106 in evidente cattivo stato di conservazione. In particolare, otto confezioni per un totale di 25 kg di filoni di tonno pinna gialla, in confezione originale acquistato decongelato/preparato e successivamente ricongelato dal ristoratore, inoltre 13 kg. contenuti in quattro confezioni risultavano scadute.
I militari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante e il responsabile.
Il tonno pinna gialla appartenente alla famiglia del pesce azzurro se conservato male, senza mantenere la catena del freddo o consumato dopo la data di scadenza, può sviluppare una concentrazione elevata di istamina. Ad una concentrazione superiore ai limiti di legge previsti, l’istamina può avere effetti tossici per l’uomo ed è la causa delle più comuni intossicazioni da ingestione di pesce che possono provocare: nausea, mal di testa, rossore della pelle su viso e collo, nei casi più gravi anche edema della glottide con rischio di soffocamento.
L’intero prodotto alimentare sentito il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno, veniva sottoposto a sequestro penale d’urgenza ed il responsabile dell’attività commerciale e l’amministratore della società, deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione finalizzata alla somministrazione per il consumo di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione in violazione all’articolo 5 lettera “b” della Legge 283/62.
“Le attività di vigilanza sulla somministrazione al pubblico di prodotti ittici, rientra nelle attività condotte dalla Guardia Costiera, in dipendenza funzionale dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, al fine di garantire ed assicurare ai consumatori la qualità dei prodotti immessi sul mercato nonché la regolare commercializzazione. Tali attività di controllo e repressione, proseguiranno nei prossimi giorni.” commentano dalla Capitaneria di porto di Brindisi.