SEQUESTRO IMPIANTO ENEL – LEGAMBIENTE: SI APPLICHI LA LEGGE SUI REATI AMBIENTALI

Ecco la nota di Legambiente:

ENEL “è proprio sfortunata”! Dopo il recente sequestro giudiziario con facoltà d’uso della Centrale termoelettrica Brindisi Sud a causa della miscelazioni di ceneri e rifiuti pericolosi destinati ad un cementificio, la Procura di Brindisi ha disposto il sequestro dell’impianto di raccolta e scarico delle acque meteoriche perché miste a polvere di carbone proveniente dal lavaggio delle torri e del nastro trasportatore del carbone verso la Centrale Brindisi Sud.

La Capitaneria di Porto unitamente al Nucleo di Polizia Ambientale (NOPA) ha riscontrato uno scarico in mare, in località Caracciolo, con grave inquinamento che si protrae da più giorni con conseguenti rischi sulla flora e la fauna marina.

Enel ha attribuito la responsabilità ad una scelta autonoma di una ditta appaltatrice, ma per capire meglio quanto accaduto ed individuare le responsabilità, vanno segnalati il perdurarsi nel tempo di questo sversamento e, soprattutto, la presenza della polvere di carbone che ci riporta alla mente il processo, da poco concluso in primo grado preso il Tribunale di Brindisi, nel quale è stato dimostrato lo spolveramento ripetuto dal nastro trasportatore perché in più punti aperto.

In ragione di quanto sopra, come ha già fatto in occasione del precedente sequestro della Centrale, Legambiente chiederà, anche in questo caso, se sussistano le condizioni per applicare la nuova legge su Reati ambientali.

 

Legambiente Brindisi

Il Presidente

Dott. Nicola Anelli

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