Nella mattinata odierna i militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi hanno effettuato il sequestro di 2,5 chilogrammi di dattero di mare della specie litophaga litophaga.
I pregiati e proibiti molluschi sono stati rinvenuti abbandonati, all’interno di un contenitore di plastica, sul tratto iniziale della banchina del Lungomare Amerigo Vespucci, nel porto interno di Brindisi. I militari hanno individuato sul posto anche numerosi pezzi di roccia frantumata, segno evidente che le operazioni di estrazione del mollusco erano in corso. Verosimilmente, i pescatori di frodo si sono avveduti dell’arrivo dei militari e quindi hanno dovuto abbandonare il prezioso bottino ed allontanarsi per evitare di incorrere nelle gravi ripercussioni penali che ne conseguono.
I reati contestabili sono di “”asportazione di specie marine protette per i quali ne è totalmente vietata la cattura, detenzione e commercializzazione oltre che di danneggiamento della struttura rocciosa coralligena della scogliera interessata e deturpamento di bellezze naturali””. In particolare, gli stessi reati sono contestati a chiunque venga colto in flagranza all’atto del consumo.
La pesca di questi molluschi ha un altissimo potenziale distruttivo: la cattura, infatti, avviene martellando e frantumando le scogliere nel cui interno questa specie risiede, danni gravissimi all’ambiente marino, basti pensare che il dattero, la cui maturità si completa in un ciclo vitale che dura circa 80 anni, cresce all’interno di buchi scavati negli scogli dallo stesso mollusco.
Del rinvenimento veniva informato il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno Dr. Carluccio che ha convalidato il sequestro. Il prodotto è stato reimmesso in mare dopo essere stato distrutto.
Si ricorda che per segnalare comportamenti illeciti o situazioni dubbie sono attivi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica cpbrindisi@mit.gov.it