SEQUESTRATA A VILLA CASTELLI LOTTIZZAZIONE ABUSIVA CON RESIDENCE E PISCINA IN ZONA AGRICOLA

ESEGUITO IL SEQUESTRO DAI CARABINIERI FORESTALI                  

     VILLA CASTELLI: LOTTIZZAZIONE ABUSIVA CON   

           RESIDENCE E PISCINA IN ZONA AGRICOLA

                    DENUNCIATI PROPRIETARIO, PROGETTISTA E FUNZIONARIO

 

I Carabinieri forestali della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito il sequestro preventivo, su disposizione del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Brindisi, di una vasta area agricola (complessivamente 30.000 metri quadri circa) con le opere in essa realizzate abusivamente, nell’ agro di Villa Castelli, in contrada Pezza Petrosa.

Il sequestro fa seguito ad una complessa attività di indagine condotta dai Carabinieri forestali ed avvalorata dal provvedimento dell’ Autorità giudiziaria, a cui erano state deferite tre persone: G.M., di anni 58, di Villa Castelli, proprietario degli immobili; F.V., di anni 51, di Grottaglie (TA), progettista, e oltre a loro anche un funzionario del Comune.

Ai suddetti sono stati contestati i reati di lottizzazione abusiva e di interventi edilizi in mancanza del permesso di costruire o in difformità dallo stesso, puniti a norma dell’ articolo 44, comma 1,  lettere c) e b), rispettivamente, del Testo Unico dell’ Edilizia e Urbanistica (Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001).

Le opere, realizzate secondo un permesso di costruire dichiarato illegittimo, poiché avrebbe assentito la realizzazione di ampliamenti di fabbricati per uso residenziale, ove è risultata evidente la destinazione a scopi turistico-ricettivo. Tra l’ altro, tutte le opere ricadono in zona agricola secondo il Piano Regolatore Regionale comunale, e l’ utilizzo a fini residenziali rurali non poteva essere giustificata, non essendo il proprietario coltivatore diretto o agricoltore a titolo principale.

E così, con la presunzione di poter procedere con un titolo abilitativo illegittimo, venivano ampliati dei trulli cui venivano aggiunti nuovi servizi igienici per ricavarvi unità ricettive, più che raddoppiato il volume di un preesistente fabbricato rurale per allestirvi un ristorante,

e poi uno stagno-piscina, una muratura di cinta alta 2,5 metri con stradone di accesso e piazzale per parcheggio in ghiaia, locali interrati da destinare a palestra e zona relax.

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