Screening neonatale super esteso. Amati: “Che tristezza. Abbiamo tutto ma manca un timbro per partire. Ogni giorno si perde una diagnosi precoce”
Dichiarazione del presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“Sullo screening neonatale superesteso il Policlinico di Bari si è dotato di tutte le attrezzature ma non si parte perché il Dipartimento non fornisce il suo nulla osta sui costi, nonostante le rassicurazioni (vane) fornite nei giorni scorsi all’assessore Palese: insomma, manca un esame della pratica abbastanza facile per le note competenze della burocrazia regionale e il classico timbro.
È una tristezza sapere che 51 malattie, su un totale di 61, non possono essere oggetto di screening per problemi burocratici, con la conseguenza che ogni giorno si perde almeno una diagnosi precoce e quindi la possibilità di cambiare in positivo la storia di malattia di un bambino.
M’interesserebbe sapere quali sono le priorità maggiori?
La Puglia è regione avanzatissima sull’argomento anche con l’attuale attività su 10 malattie, ma nonostante l’iniziativa lungimirante del Consiglio regionale non riusciamo a fare il grandissimo balzo in avanti previsto dalle nostre leggi e solo perché manca la conclusione formale del procedimento, dopo aver avuto – peraltro – anche il via libera del ministero attraverso la mancata impugnazione degli atti normativi.
Nei prossimi giorni i corridoi e le stanze dell’assessorato alla sanità vedranno la mia costante presenza, perché la cura delle malattie sono le priorità della classe politica pugliese, così come la vedo io e come sancito in Consiglio regionale, anche a costo di mettersi in urto – se serve – con gli apparati burocratici della stessa Regione.”