Brindisi ancora una volta al centro di una operazione umanitaria portata a termine dall’equipaggio di nave Life Support di Emergency, giunta sulla banchina di Sant’Apollinare alle ore 7.30. Ad attenderla la complessa macchina organizzativa messa in piedi dalla Prefettura di Brindisi che vede la presenza di uomini delle forze dell’ordine, della polizia locale, della Croce Rossa, del 118, della Protezione Civile e della Brindisi Multiservizi.
Dopo l’attracco hanno avuto inizio le operazioni di sbarco dei naufraghi. Si tratta prevalentemente di uomini, a cui si aggiungono quattro minori, tra cui una ragazza che avrebbe subito violenza in Libia.
Viaggiavano a bordo di due diversi barconi partiti da Bengasi, in Libia, che si sono trovati in grossissime difficoltà a causa delle condizioni metereologiche avverse. Emergency li ha tratti in salvo nel Mediterraneo centrale nella notte tra mercoledì e giovedì ed è stato tutt’altro che semplice, visto che l’avvicinamento è avvenuto mentre le onde erano altre non meno di tre metri. Dopo essere saliti a bordo di nave Life Support, però, i migranti hanno dovuto affrontare altri due giorni di navigazione in condizioni proibitive prima di giungere a Brindisi.
Comunque adesso il peggio è passato e potranno essere smistati nei centri di accoglienza individuati a livello ministeriale.
I loro paesi di provenienza sono Eritrea, Etiopia, Sudan, Bangladesh, Pakistan, Siria, Egitto e Palestina.