Sara Bevilacqua si conferma come una delle attrici più intense e impegnate del panorama teatrale italiano. L’artista brindisina ha ricevuto venerdì scorso il prestigioso “Premio Scenari Pagani 2025” nell’ambito del festival di teatro e musica organizzato da Casa Babylon Theatre. Il riconoscimento le è stato conferito per la sua capacità di dare vita a personaggi profondi e complessi che trasmettono al pubblico narrazioni emozionanti e di forte impatto sociale.
La motivazione del premio sottolinea la sua capacità di trasformare il palcoscenico in “uno spazio di riflessione sociale”, affrontando con coraggio e autenticità tematiche legate all’impegno civile. Bevilacqua, con la sua voce che porta le sonorità del Sud e con una narrazione intensa ed empatica, si conferma una delle interpreti più apprezzate della scena italiana.
In questi mesi l’attrice e la compagnia Meridiani Perduti sono impegnati in un lungo tour che porta nei teatri di tutta Italia due spettacoli dal forte impegno civile . “Stoc ddò – Io sto qua”, monologo che racconta la storia di Lella, madre di Michele Fazio, giovane vittima innocente della mafia a Bari Vecchia. Lella, simbolo di resilienza e coraggio, ha scelto di rimanere nel suo quartiere per denunciare la criminalità e lottare per la giustizia. Lo spettacolo, intenso e toccante, ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui l’Eolo Award e il premio “Le voci dell’anima”.
“La stanza di Agnese”, dedicato ad Agnese Piraino Leto, vedova di Paolo Borsellino. Attraverso un potente dialogo immaginario, Bevilacqua porta in scena il racconto di una donna che ha condiviso e sostenuto il sacrificio del marito nella lotta contro la mafia, offrendo al pubblico uno sguardo intimo e commovente su vicende simbolo della storia recente d’Italia.
Nel ricevere il premio a Pagani, Sara Bevilacqua ha voluto dedicarlo a “Lella Fazio e alla comunità di Brindisi, la mia città, che oggi (venerdì 15 marzo n.d.r.) ha dato un grande esempio di impegno civile e solidarietà stringendosi attorno al negozio di Pietro Perchinenna, colpito da un vile atto incendiario”.
Il riconoscimento a Bevilacqua testimonia ancora una volta come il teatro possa farsi veicolo di memoria, denuncia e speranza, unendo arte e impegno sociale in un messaggio di resistenza e giustizia.