Aver perso tanto tempo prezioso corrisponde ad aver concesso un enorme vantaggio al centro sinistra. E’ questo il motivo per cui nel centro destra brindisino cresce il dissenso. Ad oggi, infatti, non è ancora noto chi sarà il candidato sindaco nel capoluogo e soprattutto se si riuscirà a fare sintesi tra le proposte formulate fino a questo momento.
Da una parte ci sono Forza Italia, Lega, Idea e Udc che spingono per l’ex sindaco Pino Marchionna, mentre Fratelli d’Italia, Movimento Regione Salento e centristi spingono perché il candidato sia l’ex presidente del Consiglio Comunale Pietro Guadalupi.
Tra i primi, però, si registra qualche importante segnale di insofferenza, visto che il commissario cittadino e consigliere comunale della Lega Ercole Saponaro fa sapere che è inammissibile tanto ritardo e che non è possibile che a Roma i parlamentari pugliesi del centro destra non siano riusciti a risolvere il problema, chiudendosi in un incomprensibile silenzio. Da qui l’annuncio della quasi certa mancata presenza di una lista della Lega. Il tutto, in considerazione del fatto che molti possibili candidati hanno deciso di non impegnarsi in assenza di un avvio ufficiale della campagna elettorale. Ed avrebbero difficoltà anche Udc e Idea a comporre liste separate, tanto è vero che si pensa di realizzare una sola lista tra chi “resiste” della Lega insieme a Udc e Idea.
E nuove defezioni potrebbero registrarsi già a partire dalle prossime ore, a tal punto da far pensare che “l’unità a tutti i costi” ha un prezzo davvero troppo alto che forse il centro destra brindisino non può più permettersi.