Nonostante l’impegno profuso nell’incredibile vicenda della Santa Teresa, in cui si registra la preoccupazione sincera della politica tutta, è ora richiesta, a mio parere, una ancora maggiore attenzione con la promozione, a strettissimo giro, di un tavolo ad hoc che possa dare coralità alla moltitudine di azioni già avviata da più parti. Per questo, auspico che già la prossima settimana possa essere convocato un vertice tra Prefetto, istituzioni, sindacati e gli stessi parlamentari finalizzato a difendere le giuste istanze dei lavoratori ai tavoli romani.
Il grido di aiuto già lanciato dai 120 dipendenti merita, infatti, una sinergia totale e completa, chiamata a fornire risposte immediate e, quindi, una reale soluzione. Nella situazione in cui ci si trova oggi, a fronte del tempo passato dall’apertura della vertenza, condizionali ed ipotetiche assumono infatti il sapore dell’insufficienza.
L’impegno del nuovo governo Nazionale, allora, diventi presto una certezza e non più solo un auspicio, con il caso della Santa Teresa e della Provincia di Brindisi chiamato a diventare modello di collaborazione tra le varie forze politiche, le istituzioni e i sindacati.
Brindisi c’è e, ne sono certo, saprà dimostralo coi fatti. Lo dobbiamo ai lavoratori le loro famiglie cui va, per il momento, una forse inutile ma sentita solidarietà.