Ogni qualvolta che succede qualcosa di grave il primo pensiero è ai vigili del fuoco che i cittadini chiamano per risolvere piccoli e grandi problemi. Ci si rivolge a loro quando si rimane bloccati in ascensore, quando ci si dimentica le chiavi di casa all’interno dell’abitazione, così come quando scoppia un incendio, quando si è coinvolti in un incidente stradale o quando si verifica qualcosa di realmente pericoloso per tutti come il recente incendio di rifiuti nella zona industriale di Brindisi. Sono i nostri angeli, sono super uomini che mettono a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri e questo avviene sulla terra e in mare, così come ricordiamo in questi giorni per la ricorrenza dei dieci anni dalla strage della Norman Atlantic.
Per loro non esistono domeniche e feste comandate, così come l’estate sono chiamati a far fronte ad emergenze di ogni tipo.
Sarà anche per questo che tutti noi, grandi e bambini, li consideriamo i nostri eroi che peraltro hanno un volto familiare per tutte le volte che ce li ritroviamo al nostro fianco nelle situazioni di pericolo.
Ebbene, ieri i vigili del fuoco hanno festeggiato la loro patrona, Santa Barbara. La mattina una celebrazione in chiesa e il pomeriggio porte aperte in caserma. Per poter dar vita a dimostrazioni e per far vedere i mezzi i vigili del fuoco – anche i tanti fuori servizio – sono stati costretti a parcheggiare le proprie auto all’esterno. D’accordo, su quella strada non si può parcheggiare. Ma di pomeriggio non transitano i pullman degli studenti pendolari e poi, vista la situazione, la polizia locale avrebbe potuto chiudere un occhio, o al massimo far avvisare chi aveva l’auto in sosta. E invece si è pensato bene di elevare contravvenzioni proprio a loro, ai nostri vigili del fuoco.
Un piccolo incidente che si chiude con il pagamento delle multe, ma resta l’amaro in bocca per qualcosa che si sarebbe potuto evitare, magari utilizzando semplicemente un po’ di buonsenso.