Il “Carnevalone” svoltosi a San Pietro Vernotico durante il periodo in cui era sindaco l’avv. Pasquale Rizzo è oggetto di una indagine giudiziaria. A darne notizia è un altro ex sindaco Maurizio Renna, che si è dimesso dalla carica di primo cittadino prima dell’attuale gestione commissariale. Ecco cosa scrive Renna:
Nelle ultime ore ho ricevuto una notificazione, in qualità di persona offesa come Sindaco pro tempore, proveniente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, in merito alla citazione diretta a giudizio disposta dal pubblico ministero a carico della rappresentante legale dell’associazione affidataria dell’organizzazione e gestione del Carnevalone Sanpietrano 2015 dell’allora Amministrazione Rizzo.
Tralasciando l’aspetto giuridico della vicenda sul quale sarà l’autorità giudiziaria a valutare la fondatezza delle accuse mosse al soggetto sopra indicato, ciò che maggiormente colpisce è l’aspetto politico della vicenda: dopo due anni di accuse continue, quotidiane, inconsistenti rivolte al sottoscritto da parte dell’opposizione, il Carnevalone 2015, il loro Carnevalone, presentato quale “fiore all’occhiello” dall’ex assessore Nasta finisce sotto l’attenzione della Procura, al vaglio degli organi giudiziari, con ben due capi di imputazione di rilievo (truffa e falso ideologico in atto pubblico).
Muovendo incessanti quanto vuote e calunniose accuse contro l’amministrazione Renna, volevano forse alzare il tiro per nascondere la polvere sotto il tappeto che li riguardava? Era questo l’intento di Rizzo e dei suoi consiglieri?
E permanendo sul piano prettamente politico della vicenda: con quale criterio di valutazione era stata individuata tale associazione ad organizzare il Carnevalone 2015, perlopiù ad appena due mesi dalle elezioni? Da chi effettivamente è stato gestito il Carnevalone? E con quale criterio sono stati spesi 24.400,00 € per una manifestazione in un’unica giornata, considerato che già la situazione finanziaria del Comune versava in uno stato così precario da non consentire, a distanza di pochi mesi, nemmeno il soddisfacimento dei bisogni essenziali del paese?
E nel merito delle accuse che oggi vengono mosse dai magistrati, quale è stata la vigilanza ed il controllo dell’Amministrazione Rizzo sull’utilizzo del denaro pubblico? Quale è stato dunque il grado di attenzione nei confronti della spesa pubblica e del denaro pubblico dell’ex sindaco Rizzo e dell’ex assessore Orlando Nasta? E come è stato gestito il settore dello spettacolo da Rizzo, dai suoi consiglieri e dall’assessore Orlando Nasta, peraltro tesoriere di un’associazione che ha ottenuto affidamenti rilevanti dalla stessa Amministrazione in tema di spettacolo e intrattenimento?
Domande inquietanti che la cittadinanza per lungo tempo si è posta, nel consueto silenzio di quella stampa e di quei blogger locali che hanno taciuto tali misfatti. Gli stessi misfatti che oggi stanno venendo a galla e sui quali la magistratura ha intenzione di vedere chiaro.
È questo il mio auspicio: che l’autorità giudiziaria, alla quale ho sempre rivolto massima fiducia e sostegno e tutti gli organi competenti possano far luce pienamente su un quadro poco limpido e dai contorni sfocati che ha caratterizzato “il fiore all’occhiello” (e non solo) dell’Amministrazione Rizzo.
Perché, come sempre, il tempo è galantuomo: ristabilisce la verità e distribuisce a ciascuno le obiettive responsabilità.
Maurizio Renna