SAN PIETRO VERNOTICO: IL SINDACO RENNA TRA I CITTADINI PER PARLARE DI RIORDINO OSPEDALIERO

Con  Decreto  Ministeriale  n. 70  del  2015  e con Legge di Stabilità 2016, è stato  imposto  dal  governo centrale il  riordino  ospedaliero, nell’osservanza di stringenti vincoli e serrati standard ai quali attenersi.

La  Regione  Puglia con   delibera n.239  del  28/02/2017  ha pertanto approvato  il Regolamento  Regionale  sul  riordino  ospedaliero, che  stabilisce   la  riconversione  di   alcuni  ospedali, tra  cui il  Ninetto  Melli  di  San  Pietro  Vernotico.

Il Sindaco Maurizio Renna, intervistato in merito, dichiara: “A chi  non  piacerebbe  avere  l’ospedale  nel  proprio comune, come  lo  abbiamo  avuto  noi per  tanti  anni, quando  i  bambini  nascevano  a  San  Pietro  Vernotico, quando  avevamo  i  migliori  primari  a  capo  di  reparti  come  Ortopedia, Chirurgia, Ostetricia, Medicina, Cardiologia,  quando  c’erano  i  Prof. Pico, Pintozzi, D’Agostino, Tinelli, Potì.

A chi  non  piacerebbe  tornare  indietro.

Quando il nostro ospedale oltre ad espletare la sua nobile funzione, risultava rivestire anche un ruolo  determinante per l’economia  del  nostro  paese: attività commerciali, cooperative, artigiani; si lavorava certamente di più e  il  paese  era più vivo.

Se  avessi  potuto risparmiarmi  in  questi  18  mesi da Sindaco, questioni come  la  Xylella, l’Arneo, Fiscalità  Locale, l’alluvione  di  settembre, la  nevicata inedita di  Gennaio, la Tap e la  riconversione  del  nostro  ospedale, sicuramente  l’avrei  fatto.

Ma tocca  alla nostra amministrazione.

E ai  miei consiglieri ed assessori spesso ribadisco che ci siamo trovati ad amministrare  in  un  momento  molto  difficile, ma che per  superare queste  problematiche  ci vogliono coraggio e senso di responsabilità. Non bisogna avere paura, né stare a guardare, bensì agire subito per fronteggiare il  problema, con solerzia e serietà.

Ed è quello che abbiamo  fatto dal  primo  giorno, a  differenza di chi, senza  rendersene neppure  conto, perchè  lontano  dai cittadini e dalla vita  quotidiana,  ha  assistito  inerme  alla  lenta  agonia  del  nostro  nosocomio, salvo  oggi  ergersi  a  promotore  di  manifestazioni  e cortei.

La storia della  vita  politica  del  nostro  paese degli  ultimi cinque  anni,  dimostra che i vari Rizzo, Giannone, Nasta, Saponaro, ecc. ecc.  sono  stati i personaggi che hanno governato questo paese.   Nessun  cittadino ricorda questi ex amministratori nelle strade, o  in  piazza  Domenico  Modugno,  o  davanti  ai  cancelli  dell’Ospedale ad  alzare la voce!

Mai che si siano fatti cortei o manifestazioni, eppure  fino al 2012  c’erano reparti come Ortopedia, Medicina, Chirurgia!

Come è possibile che nessuno di questi signori, ex amministratori, che oggi scendono in piazza per manifestare contro il Sindaco (che nella loro fantascientifica teoria ha chiuso l’ospedale) non abbiano  sentito  all’epoca il  dovere di manifestare?  

Ho provato inoltre forte pena e perplessità di fronte alle dichiarazionì del Sindaco di Torchiarolo, Nicola  Serinelli, che oggi attacca il sottoscritto, ma in una nota a me trasmessa, che renderò pubblica  affinchè possa esserci sempre piena trasparenza per i cittadini di San Pietro, ma anche per i cittadini di Torchiarolo, scrive: “Come dire, sono stato dipendente Asl per 40 anni, il mio posto di lavoro era  negli  uffici  a  destra dell’Ospedale, vicino alla  porta  di  ingresso e di uscita dello  stesso,  mi  sono  accorto che  stavano  portando  via  un intero  ospedale  ma  non  ho  potuto farci  nulla nè come  consigliere  comunale  di  opposizione  prima (Amministrazione  Del  Coco)  nè  come  Sindaco  dopo, perchè ero  dipendente  Asl… non potevo oppormi al mio datore di lavoro… ora  che  sono  andato  in  pensione  allora  faccio  la  battaglia…”.

Ma i  cittadini  di  Torchiarolo  hanno  mai  visto  una  richiesta di discussione  del  consigliere   comunale  Serinelli prima e del Sindaco Serinelli poi, di  un  punto  all’ordine del giorno, in consiglio comunale, circa l’ospedale  Ninetto  Melli? Se così non è, sarebbe il caso che spiegasse  ai  suoi  cittadini ciò che  ha  fatto fino  ad  oggi, che raccontasse sempre  ai  suoi  concittadini quanti atti ha prodotto, quante e quali iniziative ha  promosso sul  tema, giacchè oggi veste i panni di paladino dell’ospedale.

Per quanto mi riguarda, insieme  al  Consigliere  Regionale Pino Romano,  prima  che  si  spegnesse la  luce  del nostro  nosocomio,  ci   siamo   seduti  intorno  ad  un  tavolo  con  i  responsabili  Asl  e   stiamo  provando   a   riaccendere “nuove luci” al  nostro  Ospedale,  con  un vasto programma  che offre investimenti per 14 milioni e 800 mila euro, una  disponibilità  di   circa  120   posti  letto, mantenendo inalterati i servizi ambulatoriali già presenti, completando anzi le prestazioni previste da un poliambulatorio di secondo livello, e prevedendo l’installazione di nuovi reparti.

Per questo, da  diversi  giorni sono nelle  strade, nei rioni, nei quartieri, nel centro così come nelle periferie per incontrare i  cittadini, le  associazioni, le rappresentanze sociali, le imprese,  i  commercianti.

Per spiegare  loro il  piano  di  riordino  ospedaliero, i servizi che verranno resi e le  potenzialità di sviluppo che il paese  può  cogliere.

Quanto  all’onorevole  Mariano, parlamentare  da quasi 5 anni, la invito a venire con me in giro per il paese a  fare altrettanto  e magari a spiegare  il  suo  piano.

Sarebbe per lei una preziosa occasione  per  farsi  conoscere, considerato che la maggioranza dei  sanpietrani non la conosce e non sa di avere nel proprio paese un parlamentare.

Avrebbe la possibilità di spiegare di  quanti e di quali progetti si è occupata  in  questi  5  anni    anche  per  il suo  territorio.

Avrebbe soprattutto la possibilità di  spiegare il suo voto favorevole a tutte le decisioni del governo centrale che hanno comportato questa situazione (a differenza di altri parlamentari che hanno votato contro, riconoscendo le ripercussioni gravissimeche ci sarebbero state nel territorio)!   

Perchè no? Una  bella  occasione  per  chi  probabilmente dovrà riproporsi  con  il  nuovo  sistema  elettorale, che magari questa volta prevederà il voto di preferenza.

Nell’attesa, la nostra Amministrazione continua ad andare avanti, incontrando i cittadini, che manifestandoci supporto e vicinanza, ci  incoraggiano a proseguire.

Perché oggi hanno una prospettiva, una  speranza, che  fino  all’altro  ieri  non sentivano di avere.

Perché oggi ci sono progetti, proposte e programmi e soprattutto un canale diretto di dialogo con loro, che ribadisco, sono i nostri primi ed unici interlocutori.

E non c’è sostegno migliore, per spingerci ad andare avanti, nell’ambizione di cambiare con i fatti le sorti del  nostro paese, lasciando che sia il vento a portar via con sé le chiacchiere e le offese gratuite di coloro i quali evidentemente non dispongono di valide argomentazioni.

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