SAN PIETRO V.CO – MANIFESTAZIONE PER LA TUTELA DELLA SALUTE. ADERISCE ANCHE L’ASS. “PER SAN PIETRO”

L’Associazione “Per San Pietro” aderisce alla manifestazione per tutelare il diritto alla salute.

Abbiamo bisogno di una visione politica che metta al centro la salute delle persone e la qualità dei servizi e strutture offerte

Da tempo assistiamo a delle politiche che mirano ad un vero proprio smantellamento del diritto alla salute, con continui tagli dei posti letto, chiusura o riconversione (con un forte depotenziamento) degli ospedali e tagli ai servizi gratuiti.

In questo scenario poco rassicurante è ancora più preoccupante la situazione nella nostra provincia con il più basso rapporto posti letto/numero di abitanti (2,7 contro il 3,4 regionale e 3,7 nazionale) e un attuazione a macchia di leopardo del Piano di Riordino Ospedaliero.

Per questo condividiamo l’appello lanciato dalla CGIL, dopo l’annuncio del taglio dei posti letto del reparto di lungodegenza dell’Ospedale N. Melli, e parteciperemo alla manifestazione che si terrà martedì 27 agosto.

Nel condividere lo spirito e le intenzioni della manifestazione, non possiamo non notare una colpevole assenza da parte dell’amministrazione e dal NON lavoro della commissione del consiglio comunale (presieduta dal Sindaco Rizzo e proposta dal consigliere del PD Piero Solazzo) istituita ad hoc per discutere dell’attuazione del Piano di Riordino riguardante l’ospedale N. Melli, che, non solo non ha prodotto nessun lavoro e risultato ma non ha coinvolto né i sindacati e né i comitati che da anni cercano di lanciare un allarme sulla tenuta del sistema sanitario provinciale e che lottano per la difesa del Melli .

Purtroppo continuiamo a vedere che il tema della sanità e salute pubblica viene discusso, dalle parti politiche e sociali, con un approccio limitato al proprio “orto” di interesse o peggio ancora come teatro di scontro per opportunismo politico, dimenticando che l’obiettivo unitario non può che essere la richiesta di un servizio migliore, chiedendo un piano di investimenti straordinario utile ad assumere il personale medico e sanitario necessario per garantire il corretto funzionamento degli ospedali ed accorciare le interminabili liste di attesa per le visite specialistiche.

Crediamo che, viste le carenze di personale a livello nazionale e la difficoltà nella sostituzione di migliaia di medici che andranno in pensionamento , sarebbe opportuno riaprire una discussione sulla politica del numero chiuso per la facoltà di medicina, che di fatto ogni anno blocca l’accesso a più di 500 mila studenti che vorrebbero intraprendere lo studio di tale settore, mettendo in serio rischio la tenuta futura del sistema sanitario, e ponendo le basi per la creazione di una sanità di serie A (per chi se lo potrà permettere) e una di serie B (per la maggioranza dei cittadini).

 

IL PRESIDENTE

ALBERTO LIACI

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