I reparti di Senologia e Radiologia dell’ospedale “Melli” di San Pietro Vernotico sono solo l’ultima vittima illustre della pandemia di Covid-19. In seguito al trasferimento di 36 pazienti post Covid provenienti dalla provincia di Bari, ormai afflitta da una grave penuria di posti e gravemente in affanno nella gestione di coloro che devono affrontare il periodo della convalescenza in luoghi protetti, la Direzione Generale della Asl Brindisi ha disposto la chiusura dei reparti che si trovano di fatto a essere sostanzialmente inaccessibili; per raggiungere i due ambulatori, infatti, è necessario attraversare la cosiddetta “zona rossa”, un corridoio ad alto rischio infettivo. Questa drastica situazione avrebbe potuto essere evitata prevedendo tempestivamente soluzioni alternative, come ad esempio l’accesso agli ambulatori da un ingresso secondario, tali da garantire il proseguimento regolare delle attività cliniche e diagnostiche. Ricordiamo che il reparto di Senologia assicura la sorveglianza strumentale e la diagnosi precoce a un notevole numero di donne provenienti da più province pugliesi, poiché rinomata per la perizia, l’umanità e la qualità del personale medico, tecnico e infermieristico. Durante questo periodo di emergenza epidemiologica l’ambulatorio ha con grande impegno consentito il regolare svolgimento dei programmi di screening e di prevenzione del tumore della mammella. La chiusura, dovuta quindi esclusivamente a motivi logistici, causerà notevoli disagi e rallentamenti degli esami diagnostici, un prevedibile allungamento delle liste d’attesa ed è, purtroppo, imputabile alla scarsa lungimiranza di chi dovrebbe tutelare la nostra salute. Vogliamo ricordarlo con grande forza che, purtroppo, non esiste solo il Covid. Altri centri hanno previsto per tempo soluzioni alternative per non ostacolare lo svolgimento di altre attività sanitarie programmate; per questo le Associazioni aBRCAdaBRA, Andos Brindisi, Cuore di Donna e Fondazione di Giulio, che tutelano le donne e in particolare il diritto alla prevenzione del tumore della mammella, chiedono una rapida soluzione al problema, affinché al più presto venga ripristinata l’attività del centro cui afferiscono moltissime delle loro associate. Tale disagio va ad aggiungersi alla situazione della chirurgia senologica e soprattutto plastica e ricostruttiva dell’ospedale Perrino di Brindisi, sostanzialmente paralizzate in alcune delle attività di loro competenza. Pur consapevoli della gravità delle problematiche organizzative che in questo periodo investono le Direzioni generali e Sanitarie di tutta la Regione Puglia, le Associazioni chiedono attenzione alle esigenze delle pazienti oncologiche e più in generale maggiore sensibilità al tema della prevenzione del tumore al seno, perché i rallentamenti e le chiusure di ambulatori efficienti come quello di San Pietro Vernotico possono causare gravi ritardi diagnostici e prognosi infauste.