Sabato 24 febbraio 2024, presso la Sala Associazione Di Vittorio, Mesagne, si è tenuto un interessante evento di Formazione Rotariana, organizzato da: Rotary Club di “Brindisi”, Rotary Club di Brindisi “Appia Antica”, Rotary Club di Brindisi “Valesio” e Rotary Club di “Grottaglie”. Il Rotary crede molto nel processo di formazione dei propri soci ed è assolutamente essenziale elevare il livello di formazione dei club per una crescita complessiva dell’associazione. A febbraio ricorre l’anniversario della nascita del Rotary. Tutto è cominciato dalla lungimirante visione di Paul Harris, avvocato di Chicago che, il 23 febbraio 1905, si riunì con tre amici e colleghi d’affari e insieme diedero vita a quella che sarebbe stata la prima riunione di un Rotary Club. I membri scelsero il nome Rotary in quanto ruotavano le riunioni ogni settimana nei rispettivi uffici, riuscendo, così, a fare conoscere a ogni socio l’attività degli altri. Quando Paul Harris morì, nel 1947, il numero dei Rotary Club del mondo aveva raggiunto la cifra di circa 6.000. Oggi i club sono circa 46.000, con oltre 1,4 milioni di soci distribuiti in quasi tutte le nazioni del mondo. In sua memoria, ogni Rotary Club conferisce annualmente il Paul Harris Fellow, il più alto riconoscimento a “chi si è particolarmente distinto, con la sua professione e con la sua testimonianza, a contribuire al diffondersi della comprensione e delle relazioni amichevoli fra gli esponenti delle varie attività”. Il 1989 ha segnato una svolta epocale per il Rotary International per l’ammissione delle donne nei club di tutto il mondo. Lo scopo del Rotary è quello di connettersi con persone intraprendenti e appassionate con ottiche diverse, per scambiare idee, creare amicizie durature e, soprattutto, passare all’azione per migliorare il mondo. È un’associazione di servizio i cui membri mettono a disposizione le loro professionalità per migliorare le condizioni della comunità. L’ideale di servizio come base delle iniziative benefiche. L’assiduità alle riunioni è fondamentale per il buon funzionamento e la solidità dei club. La Prova delle quattro domande, tradotta in oltre 100 lingue, serve da guida deontologica, apartitica e non-settaria, che i Rotariani possono usare per i loro rapporti personali e professionali. “Ciò che penso, dico o faccio: 1)Risponde a verità?; 2) È giusto per tutti gli interessati?; 3) Promuoverà buona volontà e migliori rapporti di amicizia?; 4) Sarà vantaggioso per tutti gli interessati?”. I Rotariani si prefiggono di realizzare progetti sostenibili: dall’alfabetizzazione all’edificazione della pace, dal’acqua alla saute, sempre impegnati a migliorare il mondo. L’incontro ha visto la partecipazione di tanti soci che hanno condiviso con entusiasmo i vari interventi molto interessanti ed esaustivi. Anna Consales