Si è parlato finanche della possibilità di un assessorato dedicato o di un ufficio in capo all’amministrazione pubblica che si occupi di ciò che è connesso all’enogastronomia, così come avviene nei Comuni che di questo settore hanno fatto una carta vincente della propria economia, del proprio sviluppo e della propria reputazione, vedi Ceglie Messapica, o Ostuni con la “dieta mediterranea”.
Si è parlato di decoro pubblico, puntando l’attenzione sulle disposizioni comunali in materia di riqualificazione degli edifici storici dismessi e abbandonati a se stessi, così come ogni Comune virtuoso pretende dai proprietari di grandi edifici o palazzotti fatiscenti, vedi Roma o Firenze.
Si è parlato tasse e incentivi a chi migliora la città e offre occupazione: vedi tassa per il suolo pubblico di aree comunali arredate, abbellite e pulite dagli esercenti, o la tassa sulla spazzatura per esercizi pubblici paragonata a quella dei privati.
E si è parlato anche di formazione, perché investire sulla formazione dei giovani è il primo passo per avere professionalità in linea con l’eccellenza che il settore si promette di raggiungere. Per questo gli organizzatori hanno esteso l’invito anche al preside dell’istituto alberghiero di Brindisi, che però ha declinato l’invito.
Era da tempo che i ristoratori cercavano e volevano un confronto pubblico e ieri lo hanno ottenuto con il candidato sindaco del centro sinistra, Riccardo Rossi, che nei giorni scorsi ha risposto a un appello lanciato dagli attori del settore attraverso facebook e i giornali.
“E’ stato un’interessante incontro. Quando parliamo di cultura e bellezza parliamo anche di enogastronomia. Brindisi per professionalità e competenze ha tutte le carte in regola per competere con altri territori. Occorre fare fronte comune, ascoltarsi e creare occasioni di confronto costante per supportare i tanti operatori del settore” ha detto Rossi.
“L’Enogastronomia è una delle principali attrattive turistiche del nostro territorio ed è mia intenzione tutelare ed implementare la risorsa anche per la sua capacità di creare occasione di lavoro per tanti giovani brindisini. Non possiamo più perdere tempo. In passato nessuno ha saputo tutelare un settore che è cresciuto soltanto grazie allo spirito di sacrificio degli operatori”, ha aggiunto Rossi.
“Il futuro dovrà essere diverso. Il nostro territorio non può più fare a meno di un’amministrazione che sappia lavorare in sinergia con le imprese per mettere in atto politiche che sostengano e valorizzino lo sviluppo delle eccellenze locali. Ed il settore gastronomico è vitale per costruire una nuova reputazione per Brindisi, contribuendo a costruire quell’immagine di qualità che deve essere propria di una città che vuole cambiare passo e primeggiare facendo leva sulle sue enormi potenzialità, umane e naturali” ha concluso.