Ecco cosa scrive l’ex sindaco Riccardo Rossi sulla sua pagina facebook:
È stata veramente imbarazzante la conferenza dei capigruppo odierna sul deposito costiero Gnl EdisonIl tema più dibattuto la vicinanza del deposito gnl , 5 metri , rispetto al binario ferroviario. Aspetto fondamentale, perché da esso dipende la funzionalità del binario e quindi le prospettive di sviluppo della logistica in area portuale e retroportuale.Il presidente dell’Asi ha dichiarato che per loro valgono le norme che impongono una distanza di 30 metri, non 5 metri.Ho chiesto al rappresentante di Rfi di mettere nero su bianco quali norme si applicano e quindi quali distanze devono essere garantite dal binario.RFI risponde che non spetta a loro ma all’autorità di sistema portuale, essendo il binario non gestito da Rfi ma “raccordato” alla rete nazionale. Rfi risponde solo della rete nazionale. Il segretario dell’Autorità Portuale afferma quindi che lui ritiene, ma è un suo parere, non applicabile la norma dei 30 metri. Ma tale valutazione spetta ad Rfi.Un autentico ping-pong su chi deve esprimersi. Nella replica Rfi continua ad asserire che non spetta a loro e che se Autorità Portuale non sa come esprimersi DEVE chiederlo all’ Autorità sulla Sicurezza ferroviaria. Inconcepibile che ad oltre un anno dal rilascio delle autorizzazioni dal Ministero nessuno vuole esprimersi sulle norme e condizioni di sicurezza del binario. Siamo in alto mare!Un ultima notizia Edison ha ottenuto nel dicembre del 2022 dal Governo un finanziamento di ben 39 milioni di euro a valere sul fondo complementare del Pnrr per realizzare il deposito Gnl.Si ben 39 milioni di euro che il governo Meloni ha concesso per un deposito di Gas per favorire la transizione ecologica……È del tutto evidente che la vicenda autorizzativa del deposito Gnl Edison è tutt’altro che chiusa.