ROMANO: “ACCOGLIERE IL MALESSERE E VEICOLARLO IN AZIONI RESPONSABILI”
Al termine di una tornata elettorale che ha tenuto l’Europa con il fiato sospeso, sondaggio dopo sondaggio, con le indicazioni dell’ascesa degli Svedesi Democratici trainati dalla martellante campagna sovranista e anti-migranti, possiamo dire a urne vuote che l’82% di quella popolazione vuol mantenere il paese in Europa e rifiuta qualsivoglia nazional-exit. E se in Svezia saranno i due blocchi di centrodestra e centrosinistra, quasi appaiati nel risultato, a cercare di capire come comporre il Governo escludendo la destra populista dei Democratici, l’Europa , in vista delle prossime elezioni, ha bisogno di dare nuovi e chiari messaggi.
È infatti evidente che le Europee di primavera saranno il banco di prova per l’Europa e i suoi stati membri. Esse non vedranno lo scontro tra partiti politici che, seppur con inclinazioni diverse, si riconoscono nella stessa, ma tra due visioni di Europa, una delle quali (quella della destra populista) che evoca la fine dell’Unione.
Sono in gioco valori condivisi, tipo di società, relazioni internazionali in grado di invertire il vento revanscista imperante.
È questa la sfida: una società aperta ed inclusiva che trovi la giusta soluzione alle paure, prima tra tutte quella degli immigrati. Anche l’Italia avrà su questo il suo banco di prova, ed è fondamentale che nel più breve tempo possibile si esca dai tatticismi del teatrino politico che viviamo quotidianamente. La perenne campagna elettorale fatta di slogan e accuse reciproche è ormai insopportabile. Sembra un paradosso, ma il “politicamente scorretto” di ieri oggi è rappresentato dalla difesa di valori. Un messaggio politico che si rivolge agli italiani,a tutti gli italiani che non vogliono vivere nella paura, negli stigma di qualsiasi cultura della ghettizzazione, nelle fobie della società moderna è ancora possibile?. Io credo di sì, per questo sarebbe bello che la politica tornasse ad essere interprete e filtro responsabile dei bisogni dei cittadini, e non come oggi spesso accade , megafono sguaiato. In tutto il Sud, e in Puglia in particolare, si può fare uno sforzo inclusivo; perché l’unica vera linea di demarcazione netta che può esserci oggi è tra chi si improvvisa megafono ma non dà soluzioni e chi accoglie il malessere e lo veicola in azioni responsabili e di governo. Noi vogliamo aiutare nel trovare soluzioni, e ci saremo, ma il tempo non è generoso ed occorre fare in fretta.
Ecco perché l’appello è rivolto a chi intende svolgere con noi un ruolo ‘responsabile’, fuori dalla logica delle sigle, rompendo schemi ed abbattendo pregiudizi e stabilendo percorsi condivisibili sulla base dei valori e della comune volontà di superare l’attuale situazione di stallo.
Giuseppe Romano – Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia