Presso il Museo Archeologico “Ribezzo”, Brindisi, il dott. Rocco Berloco ha presentato il suo libro “Un’altra ferita alla luna”, educazione alla sessualità per adulti e ragazzi. L’evento è stato organizzato nell’ambito della rassegna:”Il mio libro va in biblioteca. Dialogo dell’Autore con “l’Altro da sé”. Molto interessanti gli interventi della dott.ssa Gabriella Gravili, Counseling Sessuologico e di Coppia, e della prof.ssa Antonella Maggi che ha contribuito alla scrittura del testo. Ha introdotto e moderato, il giornalista Renato Rubino. Il libro, per l’importante tematica trattata, sarà progetto di lettura in molte scuole nel prossimo anno scolastico. L’autore ha deciso di scriverlo perché la scorsa estate sono successe cose terribili che lo hanno portato a fare un’indagine sui fatti di cronaca che maggiormente lo avevano colpito. Un libro che parla ai ragazzi perché è importante raccontare loro cosa è la sessualità, ma è fondamentale per i genitori che devono assolutamente comprendere che lingua parlare con i propri figli. Nella prima parte il dott. Berloco racconta i modi attraverso i quali il corpo femminile è stato e viene ancora oggi umiliato e violato. Sono stati riportati fatti di cronaca che, purtroppo, quasi giornalmente, ci sconvolgono per la inaudita ferocia. Nella seconda parte racconta la fisiologia di quanto accade durante un rapporto sessuale, perché ci si innamora e le tappe che trasformano un bambino in uomo. Nella terza parte viene approfondito il concetto di empatia, gilania e bellezza, perché “La bellezza salverà il mondo- Dostoevskij”. In una nota del testo si legge:”l’autore afferma che c’è ancora una possibilità per un continente, che porta addosso le ferite che Zeus inflisse al corpo indifeso della giovane Europa e questa possibilità deve essere raccontata ai giovani della generazione, che ha scoperto il sesso attraverso i siti porno, ma anche ai loro genitori, che forse non riescono a trovare le parole giuste per rivelare la magia della sessualità ai loro figli”. Siamo ancora in tempo per migliorare le cose e per combattere il femminicidio. C’è l’esigenza di raccontare ai ragazzi che esiste un’altra verità e che si possono cambiare gli stereopi verbali, così che uomini e donne possano disegnare un futuro complementare. Un incontro seguito con grande partecipazione dai presenti. Anna Consales