MESSAGGIO URGENTE PER EMILIANO
Dopo due mesi dalle elezioni regionali, finalmente la Puglia, oltre agli accordi con chi si presentò come
oppositore, sta vedendo la formazione della nuova giunta. Il periodo e le criticità pugliesi, mai
realmente superati nonostante quindici anni di medesima gestione politica, meritavano più
tempestività e peculiarità, ma questo hanno scelto i pugliesi ed a questo ci dobbiamo attenere.
Facciamo notare che, nonostante abbiamo indirizzato una campagna elettorale tendente a far capire
all’elettore medio la differenza esistente tra la nostra e la loro politica , ci ritroviamo a constatare che
l’andazzo preso in questi quindici anni non sembra voler essere modificato.
Per questo motivo, avendo però a cuore gli interessi della Puglia e dei pugliesi al di sopra della
competizione politica, vogliamo suggerire alla nuova giunta un dettaglio particolare che può fare la
differenza a livello internazionale. Questo vale anche per tutte le altre regioni che volessero attuarlo.
Purtroppo la Puglia ha speso solo una parte dei fondi messi a disposizione dalla UE per
l’imprenditoria regionale utilizzando esclusivamente strumenti partecipativi le cui lungaggini
burocratiche, la struttura debitoria limitativa dell’iniziativa imprenditoriale, hanno frenato (direi
lasciato al palo) lo sviluppo industriale ed economico regionale. Infatti se nel resto d’Europa i fondi
messi a disposizione venivano comunque usati appieno, in Puglia ci troviamo nella non felice
situazione di dover restituire buona parte di quei fondi senza sfruttarli completamente.
La soluzione è una diversa struttura normativa. I bandi sono compartecipati dal MEF e dalle
regioni, quindi soldi pubblici che potrebbero essere destinati altrove utilizzando la strada
maestra, che è quella applicata nel resto d’Europa. In questo caso i fondi sarebbero tutti
europei e una parte di equity imprenditoriale. Consegue un ovvio utilizzo più diffuso e mirato,
con sgravio dei costi per la pubblica amministrazione.
Oltretutto, i vari comuni italiani, utilizzando il sistema della richiesta diretta, tramite partenariato
(dove il privato si accolla l’onere di restituire il prestito in virtù della gestione del bene per alcuni
anni) possono superare il problema del tetto di indebitamento fornendo servizi alla collettività.
Con la richiesta diretta, l’imprenditore, che fa impresa, non deve attendere il burocrate, che non fa
impresa e potrà sfruttare al meglio tutti i fondi. Siamo disponibili a fornire la nota POR da inserire
nel documento di programmazione che va inviato a Bruxelles. Dato il ritardo nella nomina della
giunta sta diventando urgente. Speriamo che a Bari penseranno più ai pugliesi e meno alle poltrone.
Massimiliano De Noia
Riva Destra Brindisi