Rifiuti – L’AVR si difende dalle accuse e fa precisazioni sulla sentenza del Consiglio di Stato

Con riferimento alle notizie di stampa emerse in questi giorni circa l’esito del ricorso al Consiglio di Stato avente ad oggetto l’aggiudicazione a favore di AVR per l’Ambiente s.p.a. (già Teorema s.p.a.) della gara d’appalto per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Brindisi corre l’obbligo di fare chiarezza e smentire le informazioni riportate, in quanto imprecise e lesive dell’immagine aziendale.

Occorre fin da subito precisare che il Consiglio di Stato ha disposto l’annullamento dell’aggiudicazione del servizio ad AVR per l’Ambiente s.p.a. in quanto non ha ritenuto sussistente l’equivalenza fra la fornitura di sacchetti in carta e la fornitura di mastelli offerta dalla società come miglioria.

Contrariamente a quanto riportato nei comunicati stampa, dunque, il Consiglio di Stato non ha affatto accertato che AVR per l’Ambiente s.p.a. (già Teorema s.p.a.) fosse priva dei requisiti di capacità tecnica ed economico-finanziaria. La sentenza, piuttosto, lamenta l’omessa dichiarazione di procedimenti penali riguardanti due sinistri stradali a carico del nostro rappresentante legale, entrambi, per altro, ad oggi conclusi positivamente, l’uno con sentenza di non luogo a procedere disposta dal Giudice dell’udienza preliminare e caldeggiata dal Pubblico Ministero all’esito dell’udienza preliminare e l’altro con assoluzione richiesta dal Pubblico Ministero e pronunciata dal Tribunale all’esito dell’udienza dibattimentale. Senonché l’omissione dichiarativa in commento, al netto della tematica sui mastelli, avrebbe determinato il mero dovere dell’Amministrazione di svolgere nuovamente le proprie valutazioni sui requisiti di ordine generale della società in relazione ai due procedimenti citati.

Cogliamo altresì l’occasione per ribadire, come ampiamente spiegato e ribadito in comunicati stampa precedenti, che la nostra società ha sempre operato in modo trasparente oltre che nel rispetto delle regole. Non risponde affatto al vero, infatti, l’affermazione secondo cui, a valle dell’affidamento ad AVR per l’Ambiente s.p.a., la percentuale di raccolta differenziata sarebbe crollata posto che al momento della presa in carico del servizio da parte della società la percentuale di raccolta differenziata, imputabile al precedente modello di gestione, era pari a circa il 38% ovvero molto al di sotto degli obiettivi fissati.

Ogni informazione contraria al reale accadimento dei fatti non fa altro che danneggiare i Cittadini, il Comune di Brindisi ed in ultimo l’azienda stessa.

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