Credo che in questa città non abbia alcun senso parlare di raccolta differenziata dei rifiuti. Si scivola sempre più in basso.
Infatti in questi ultimi cinque anni si è passati dal 50,12% del 2019, al 47,64% del 2020, al 44,94% del 2021, al 43,49% del 2022, al 42,73% del 2023, fino a sprofondare al 39,43% nei primi tre mesi del 2024.
Ma sono deludenti anche le percentuali dei primi sei mesi di attività dell’attuale società, che hanno oscillato dal 39,53% al 34,84%. Di molto inferiori al 50% previsto dall’art 49 del capitolato di appalto.
Purtroppo, il conseguimento di raccolta differenziata in maniera significativamente inferiore a quella prevista dalla legge e dal capitolato , sta comportando a carico del comune spese sempre più elevate per il conferimento in discarica di materiale, che avrebbe dovuto essere destinato proficuamente alla raccolta differenziata, arrecando un danno patrimoniale per le casse comunali, dovuto anche al mancato introito dei ricavi, che si sarebbero potuti conseguire con la vendita del differenziato previsto.
A questo autentico salasso, va aggiunto naturalmente quello determinato dall’ incremento delle sanzioni dell’ecotassa.
Maggiori costi che vengono interamente scaricati con la ta.ri. sui cittadini, professionisti, attività commerciali, artigianali e imprese con la tassa sui rifiuti. Come se non fosse già esagerato quello che pagano attualmente, specie se rapportato alla qualità del servizio offerto.
Fa specie nella circostanza l’atteggiamento di sostanziale inerzia o leggerezza assunto dell’amministrazione comunale, che sembra agire come il rispetto del decoro urbano e le norme relative alle percentuali minime obbligatorie fissate dal legislatore e dalle linee guida regionale e dal capitolato non esistessero.
Un comportamento che diverse Corti dei Conti regionali hanno condannato, applicando consistenti sanzioni pecuniarie nei confronti dei responsabili all’interno delle amministrazioni comunali, ravvisandone negligenza e grave trascuratezza nella cura dell’interesse pubblico, rispetto alle attività, che avrebbero dovuto svolgere per migliorare il servizio di raccolta differenziata e garantire il rispetto delle percentuali previste.
A molti appare surreale il tentativo di scaricare interamente sui cittadini la colpa del degrado e dei risultati negativi della differenziata, a causa della loro sedicente riluttanza a rispettare le regole, organizzato periodicamente per potersi facilmente affrancare da ogni responsabilità rispetto all’inefficacia del sistema di programmazione e controllo realizzato dal comune sull’attività e sulla struttura organizzativa della società incaricata a svolgere il servizio.
Molti sono stati gli interrogativi proposti dai cittadini in questi mesi, che non hanno trovato risposta e informazione adeguata e che riguardano l’efficacia e l’adeguatezza della pianificazione del servizio, l’informazione adeguata sui servizi di cui hanno diritto, il sistema di controllo territoriale delle prestazioni previste nel capitolato, nel disciplinare descrittivo e in quello della disinfestazione, le iniziative assunte, le inadempienze rilevate, le censure formalmente avanzate, gli interventi da parte della struttura comunale per sopperire alle carenze rilevate.
Se, infine, si ritiene la qualità del servizio offerto, obiettivamente commisurata alla somme rilevanti che pagano.
Tutte attività che hanno suscitato nei cittadini perplessità sulla loro conformità a quanto previsto e necessario.
Per questo si ritiene non più rinviabile un cambiamento di rotta informando i cittadini sui loro diritti, su quanto accade, sulle difficoltà, sugli ostacoli, su chi rema contro.
Ma essenzialmente scendere ifinalmente in campo realizzando un percorso di reale ascolto e di coinvolgimento dei cittadini, che vivono sulla propria pelle i costi esagerati e gli effetti negativi di questa situazione e possono orientare le scelte dell’amministrazione, cui spetta il compito e la responsabilità della decisione.
Un modo nuovo e moderno di amministrare, sperimentato in tante altre città, che ha permesso di costruire un rapporto stabile e virtuoso fra cittadino ed istituzioni, basato sulla trasparenza e sul dialogo, per meglio rispondere, attraverso la cooperazione, ai loro bisogni e a quelli della città.
Rimane sempre la speranza di raggiungere una città capace di convivere pacificamente con i propri rifiuti e di contenerne i costi.
Ma forse è solo un’illusione, considerata la evidente incapacità congenità del comune a migliorare il servizio e le bollette.
Vincenzo Albano