Regione – La provincia di Brindisi rischia di uscire con le ossa rotte…

La riduzione di consiglieri regionali da 50 a 40, per effetto della diminuzione di popolazione, rischia di penalizzare fortemente i più piccoli e quindi la provincia di Brindisi. Attualmente sono cinque i consiglieri regionali di questo territorio, di cui quattro della maggioranza di centro sinistra (Vizzino, Amati, Leoci e Bruno) ed uno del centro destra (Caroli). La riduzione di consiglieri, ormai inevitabile, sarà solo parzialmente attutita dalla nomina di consiglieri supplenti che andranno a prendere il posto dei consiglieri eletti e poi nominati assessori. Se il presidente della Giunta eletto dai pugliesi deciderà di scegliere i suoi otto assessori tra i consiglieri, pertanto, si passerà dagli attuali 50 ai futuri 48, mentre il numero potrebbe scendere a 46 se si dovesse optare per la nomina di due assessori esterni.

La penalizzazione per i più piccoli nasce anche dal fatto che i supplenti saranno scelti nelle province di riferimento degli assessori nominati e quindi se Brindisi non dovesse avere un proprio rappresentante in giunta – come è accaduto per lungo tempo – non scatterebbe alcun supplente e quindi sarebbe inevitabile una riduzione della rappresentanza brindisina in consiglio a non più di quattro consiglieri.  

Insomma, la partita appare particolarmente delicata e francamente al momento non si vede alcun margine di azione per tutelare i territori più deboli e marginali. E’ questo il motivo per cui il problema va posto in evidenza, tanto più se si considera che ormai le elezioni regionali sono sostanzialmente alle porte e quindi non ci sarà molto tempo da dedicare a problemi che purtroppo interessano solo le comunità più deboli e proprio per questo meno influenti.

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