Anche il gruppo dei Coerenti e Riformisti di Raffaele Fitto é sceso in
campo a Brindisi per spiegare i motivi del proprio “no” a Referendum
costituzionale di domenica 4 dicembre. E o ha fatto con il sen. Vittorio
Zizza e l’on. Daniele Capezzone. Il convegno é stato organizzato presso
l’Hotel Internazionale ed é stato introdotto dal presidente del
Consiglio comunale di Brindisi, Pietro Guadalupi, e dalla coordinatrice,
avv. Marina Miggiano. Presenti anche l’assessore alle attività
produttive del Comune di Brindisi, Raffaele De Maria, e l’ex consigliere
provinciale, Italo Guadalupi. “Sono sostanzialmente tre – ha esordito
l’on. Capezzone – i motivi del nostro no. Intanto, avevamo chiesto in
una possibile condivisione della Riforma di sopprimere totalmente il
Senato e Renzi non ha risposto di no, preferendo favorire sindaci e
consiglieri regionali. Poi, avevamo chiesto di passare all’elezione
diretta del Presidente della Repubblica, ma anche in questo caso ha
preferito proseguire per la sua strada. Infine, abbiamo anche chiesto di
prevedere in Costituzione un tetto sulle tasse. Ricevuto il terzo no,
abbiamo capito che non si poteva collaborare. Ecco perché voteremo “no”
al Referendum”. Ma Capezzone spiega anche che l’eventuale nuova Riforma
allungherebbe i tempi della legiferazione. “Un Senato così – ha fetto
Capezzone – é di intralcio alla normale attività parlamentare perché é
sufficiente un piccolo gruppo di dissidenti dalla maggioranza per
contrastare per esempio l’approvazione del bilancio. Quindi, chi dice
che il nuovo Senato non conta nulla, visto che non voterebbe la fiducia,
dice una grossa bugia. Conta eccome”.