RAPINARONO E PICCHIARONO 4 VIAGGIATORI STRANIERI, ARRESTATI AD AGOSTO TORNANO LIBERI

Dopo poco più di un mese tornano in libertà i tre rapinatori che a luglio hanno picchiato e seviziato, in stile “Arancia Meccanica” 4 stranieri residenti a San Vito dei Normanni per lavoro. Erano stati arrestati il 23 agosto dopo le indagini della Squadra di Polizia giudiziaria e la Squadra Volante del Commissariato di Ostuni perché accusati di aver picchiato e rapinato i quattro il 18 luglio a Torre Pozzelle, mentre a bordo della loro auto tornavano a casa. I malcapitati erano in Italia come mediatori linguistici, i 3 malviventi in questione li avevano attesi in un parcheggio dove, dopo una serata con amici, si accingevano a far rientro in auto direzione San Vito dei Normanni: bottino della rapina, l’auto, i telefoni cellulari un orologio da polso, nonché la somma di 80 euro. Ma la cosa peggiore è stata la violenza con cui i tre 3 si sono accaniti sulle vittime: sbucati all’improvviso da dietro un muretto a secco, e sotto la minaccia dell’arma, li hanno costretti a scendere dall’auto e, messi in fila uno dietro l’altro, li hanno brutalmente e ferocemente picchiati con calci e pugni, in un rituale che ripercorreva la fila con violenze e sevizie di inaudita violenza, e infine li hanno derubati, fuggendo a bordo della loro auto.
Le vittime, visitate presso il pronto soccorso di Ostuni, hanno riportato diverse lesioni. Ma hanno potuto descrivere e riconoscere i loro aguzzini dalle foto segnaletiche, dato che avevano agito a volto scoperto. Dopo poco più di un mese di indagini sono state emesse le ordinanze di Custodia cautelare in carcere a firma del GIP Dottoressa Stefania De  Angelis, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, Dottor Luca Miceli, nei confronti di Oronzo Pietro Lanzillotti, 38 anni nato a Brindisi, residente in Carovigno, Pasqualino Lanzillotti, 45 anni, nato e residente a Carovigno e Giuseppe Iaia, 40 anni, nato a Brindisi e residente a Carovigno, con l’accusa di rapina a mano armata, lesioni personali aggravate e porto e detenzione in luogo pubblico di pistola.

Ieri, lunedì 2 ottobre, il giudice li ha rimessi in libertà.

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