RAPINA CON FERIMENTO: TUTTI I DETTAGLI E LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI – VIDEO INTERVISTA

Erano le 18.04 quando tre rapinatori, a bordo di una Fiat Croma di colore scuro, armati di fucile fanno irruzione della Gioielleria Fischetti su corso Garibaldi a Brindisi. Lì non riescono a portare a termine il colpo e sparano ferendo una persona. Della prima rapina si occupa la Polizia di Brindisi. I tre poi, non contenti, devono portare a casa il bottino della serata e vanno a tutta velocità verso il quartiere Perrino, lì compiono un’altra rapina ai danni della tabaccheria in via Tevere. Solo che sono stati seguiti dai Carabinieri in borghese, in servizio preordinato antirapina: “Ecco perché non era un caso che i carabinieri si trovassero lì”. Nella tabaccheria, come si evince dalle immagini, ci sono due rapinatori, uno scavalca il bancone per rubare quanta più merce possibile, ma poi si accorgono dei fari dell’auto dei militari, che si vedono anche nelle immagini girate dalle telecamere della tabaccheria, e capiscono di dover fuggire. Ma non fanno in tempo perché i Carabinieri sono già dentro, uno punta il fucile contro un militare e questo spara ferendolo di striscio alla tempia. Il colonnello Conforti questa mattina ha spiegato con precisione cosa è accaduto: “I militari dell’Arma hanno agito secondo le procedure – ha spiegato -, entrati hanno intimato l’ “Alt carabinieri” ma uno dei due rapinatori ha puntato il fucile al volto di un nostro uomo con tutta l’intenzione di premere il grilletto, in una frazione di secondo lui ha sparato colpendolo di striscio alla tempia”. E il ferito è il primo che viene preso, si tratta di Antonio Mangiulli, incensurato di 27 anni. Il secondo cerca di scappare e viene raggiunto da un terzo carabiniere che lo blocca: Emilio Valenti di 25 anni censurato per reati specifici, ultima la rapina a Siena del 7 marzo 2014. Il terzo malvivente riesce a scappare: si ritroverà poi l’auto e il fucile dato alle fiamme, in via Vito Scalo. I due arrestati non parlano, saranno probabilmente accusati di rapina a mano armata, porto d’armi e resistenza a pubblico ufficiale. Pm del caso la dott.ssa Rizzo.

Nell’intervista tutta la ricostruzione dei fatti.

https://www.facebook.com/BrindisiTime/videos/613019682221976/

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