RAGAZZI ON LINE: UN RISCHIO. MA ANCHE UNA OPPORTUNITÀ

Presso Palazzo Granafei Nervegna, si è tenuto un interessante convegno sull’ uso, a volte ossessivo, dei social da parte dei ragazzi. Si è discusso se essere sempre online possa essere un’ opportunità, o se, invece, tutto questo possa rappresentare un rischio per i nostri ragazzi. Il presidente del Consiglio Comunale è intervenuto, portando i saluti del Sindaco, impossibilitato a partecipare, ribadendo il sostegno dell’ amministrazione a convegni che approfondiscono tematiche così importanti. Tanti e interessanti gli interventi: la dott. ssa Giannone, la dott. ssa Yildrim, il prof. Giuliano, il dott. Eugenio Cantanna e altri. È stato focalizzato il titolo dato al convegno, un po’ provocatorio, giusto per mettere in risalto i rischi e i vantaggi del web, anche alla luce degli episodi recenti che la cronaca ci ha raccontato. Questo incontro è stato concepito all’ interno della settimana del benessere psicologico. Anche lo psicologo è un promotore di benessere, si vuole agire sulla prevenzione di eventuali rischi del web. Internet può offrire tante opportunità, ma dobbiamo assolutamente conoscere i pericoli che si nascondono nella rete. I piccoli di oggi, nativi digitali, sono più facilmente connessi alla tecnologia. Il grido di allarme viene dai genitori che osservano i propri figli sempre online. Nell’ era dell’ informatica digitale, è stato, addirittura, coniato il termine: ” il bambino digitale” . Ma, perché i bambini hanno questa capacità di maneggiare il tablet? Probabilmente, per lo schermo luminoso, per la grandezza, ecc. È molto più semplice di un iPhone e,già a 18 mesi,possono capirlo e usarlo! Potrebbe, magari, trattarsi di un sesto senso innato? Ancora non riescono a camminare bene, ma sanno usare il tablet! Si è parlato di ” multitasking” , opportunità e rischi. Tutto questo web stimola lo sviluppo di una maggiore capacità cognitiva. I rischi, però, sono tanti: diminuzione della capacità di attenzione, affaticamento della vista, un pericoloso allontanamento dal mondo reale, comportamenti compulsivi e altro. Ma, il computer, di per sé, non crea una vera dipendenza, se non in casi particolari. Ci possono essere vari campanelli d’ allarmi, come il gioco d’ azzardo, azioni illegali, ecc. Un utile vademecum per i genitori potrebbe essere: limitare l’ uso del computer a un massimo di due ore al giorno, in pratica, usare la rete, non farsi usare. Il convegno è stato interessantissimo, soprattutto perché non si può certo negare che viviamo nell’ era dei social, non si torna indietro. Bisogna soltanto fare più attenzione e controllare maggiormente le nuove generazioni. Anna Consales



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