Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.
“La Radiologia interventistica del Perrino doveva essere attivata – questo era l’impegno – 172 giorni fa. E invece, nulla. E qualche sera fa questa carenza ci ha fatto rischiare il morto (è il caso della paziente lasciata in attesa per diverse ore tra lunedì e martedì scorso), poiché il protocollo d’intesa con Lecce e Taranto non garantisce la prontezza degli interventi necessari e perché ci sono pazienti non trasportabili.
Ma la vicenda si tinge di tinte ancor più fosche se si pensa che il Perrino dovrebbe essere un ospedale di II livello e Centro di trauma, con l’obbligatorietà della Radiologia interventistica, e che è dotato del più moderno angiografo pugliese (biplanare) utilizzato però per fare interventi di minore complessità. Su tale ultimo aspetto mi permetto di sottolineare ancora una volta un dato paradossale: i pugliesi con bisogno d’interventi di radiologia interventistica, e in particolare di neuroradiologia, vengono curati da centri dotati di angiografi meno moderni di quello di Brindisi (angiografi monoplanari)”.